Architetto (Montagnola, Lugano, 1788 - ivi 1845), attivo in Russia. Iniziò a lavorare con il padre Giovanni Battista (1762-1819), architetto al servizio dello zar che, tra l'altro, aveva collaborato alla [...] opere: l'Università (1817-19), il palazzo del Consiglio di tutela, la Casa delle vedove (1820), il palazzo Lunin (1823, poi Banca di stato), il palazzo Razumovskij (1824, poi museo della Rivoluzione), varie ville ai limiti della città (Usacev ...
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Generale e uomo di stato turco (Gelendost, Konya, 1820 circa - İstanbul 1876). Combatté nella campagna di Crimea (1855) e poi contro gli insorti montenegrini (1860); divenuto generalissimo, represse l'insurrezione [...] Guerra, gran visir (1874-76), governatore di Smirne e poi di Brussa. Di nuovo ministro della Guerra (1876), fu uno dei principali artefici della rivoluzione di palazzo che portò alla morte del sultano ‛Abd ul-‛Azīz; fu allora ucciso da un partigiano ...
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Generale portoghese (Vila Real 1784 - Lisbona 1830). Maresciallo, nel 1820 si pronunciò contro la rivoluzione costituzionale; sostenitore del partito assolutista, provocò (1823) l'insurrezione di Vila [...] Real e prese parte, con l'infante don Miguel, a quella di Vila Franca, entrando a Lisbona a capo delle forze assolutiste. Rifugiatosi (1826) in Spagna, battuto dalle forze costituzionali nei suoi frequenti ...
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Astronomo e meteorologo (Palermo 1820 - Modena 1892); prof. aggiunto di fisica nell'univ. di Palermo; partecipò alla rivoluzione siciliana del 1848. Nel 1850 ebbe la cattedra di astronomia, poi la direzione [...] dell'osservatorio (1853-60). Nel 1860 fu rimosso dal suo ufficio, in cui fu reintegrato il vecchio direttore G. Cacciatore, allontanato nel 1848. R. fu destinato a dirigere l'osservatorio di Modena, che ...
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Patriota (Nola 1783 - Filadelfia 1861). Carbonaro, fu uno degli organizzatori del moto del 2 luglio 1820 a Nola. Inviato in missione in Sicilia nell'ott. 1820, vi diffuse la carboneria. Tentò poi di stringere [...] accordi con i patrioti liberali del Piemonte e della Lombardia. Esule nel 1821, fu prima in Spagna, poi in Inghilterra, dove si fece protestante e scrisse una Storia della rivoluzione che vendette manoscritta al governo napoletano. Si stabilì, infine ...
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Diplomatico (Pietroburgo 1790 - Portici 1870), figlio di Antonino; collaborò col padre a Pietroburgo e a Vienna (1815). Incaricato (1820) di tornare in Russia per ottenervi il riconoscimento della rivoluzione [...] carbonara, fu coinvolto nella disgrazia del padre. Tornato alla vita politica, fu ambasciatore a Parigi (1839-47). Presiedette a Napoli (1848) i primi due gabinetti costituzionali; dimessosi, fu vicepresidente della Consulta del Regno fino al 1860. ...
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Generale (Parigi 1772 - ivi 1852), figlio di Claude; sottoluogotenente allo scoppio della Rivoluzione, emigrò (1791) e servì negli eserciti dei principi. Ritornato in Francia sotto il consolato, fu ciambellano [...] a Baden (1805), negoziò un trattato d'alleanza; fece le campagne del 1805 e del 1807. Membro della Camera dei deputati durante i Cento giorni, deputato liberale (1820-48), fu poi ambasciatore della seconda repubblica francese in Svizzera (1848). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Darwin in Italia
Barbara Continenza
Traduzioni e conferenze popolari
Con il titolo Sull’origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza [...] italiano egli identificava come scopo della filosofia l’estensione alle scienze umane della rivoluzione galileiana e individuava nell’applicazione del metodo storico alle scienze morali, con la medesima importanza che ha il metodo sperimentale ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] (Romani, 14 febbraio 1820) 30 recite. Il contributo di Luigi all’avvio della carriera del figlio era noto nel scena L’ultimo giorno di Pompei al Théâtre Italien, ma la Rivoluzione di luglio ritardò la première, avvenuta solo a ottobre e senza ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] mesi dopo, lo scoppio della Rivoluzione francese focalizzava l'attenzione del M. sugli avvenimenti politici e pp. 95-158, 175-235; S. Fontana, La controrivoluzione cattolica in Italia (1820-1830), Brescia 1968, ad ind.; R. Comandini, Di mons. G. M. ...
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