Storico (Perugia 1896 - Napoli 1972); prof. univ. dal 1928, ha insegnato a Messina, Palermo, Pavia e dal 1941 storia del Risorgimento a Napoli. Socio corrispondente dei Lincei dal 1958. Editore delle opere [...] e le guerre napoleoniche (1928); Feudi e feudatari dell'Italia meridionale nella prima metà del 500 (1930); Il governo napoletano e la Rivoluzione siciliana del1820-1821 (1934); La condanna e l'esilio di P. Colletta (1938); La formazione delle ...
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Generale (Buenos Aires 1770 - ivi 1820); di origine italiana, dopo gli studî in Europa che lo misero a contatto con i fisiocratici e con le idee della Rivoluzione francese, tornato in Argentina (1794), [...] si fece assertore dell'indipendenza del paese. Tra i capi della rivoluzionedel maggio 1810, fu consigliere della giunta e generale delle forze rivoluzionarie. Buon organizzatore, riuscì a conseguire nella prima e nella seconda fase della lotta ...
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Uomo politico (Montenerodomo, Chieti, 1767 - Napoli 1830); compì una brillante carriera amministrativa durante il decennio francese (1806-15). Con la Restaurazione conservò la sua posizione ma, incaricato [...] della riforma generale dell'amministrazione in Sicilia, dovette fuggire allo scoppio della rivoluzione (1820). Nel governo liberale napoletano del1820-21, il De Th. fu prima ministro della Marina, e poi degli Interni: costretto perciò a esulare, ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] il resto, in occasione sia della rivolta polacca del 1830-31 sia delle rivoluzionidel 1848-49 in Europa centrale, la R. Romanticismo domina, in varie forme, la vita letteraria degli anni 1820 e 1830.
Grande è il debito di Puškin verso coloro che ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] ‘questione’ polacca. Dopo l’infelice rivoluzionedel 1863, verso la fine del secolo una vivace attività politica caratterizzò la centro musicale divenne il conservatorio di Varsavia, istituito (1820) e diretto da Elsner, che fu anche maestro ...
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Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico [...] della cosiddetta politica dei congressi condotta poi dalle potenze alleate. L’apogeo della S. è rappresentato dalla repressione dei moti italiani del1820-21 e dalla campagna spagnola del 1823. Entrò in crisi con la rivoluzione francese del 1830. ...
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Uomo politico portoghese (Vila Dianteria, Beira, 1782 - Lisbona 1856); liberale, prese parte alla congiura del 1817 e alla rivolta del1820, divenendo membro del governo provvisorio e poi del consiglio [...] 'esilio uno degli organizzatori del ritorno dal Brasile di Pietro I, del quale, nel 1831-35, fu ministro delle Finanze. Nuovamente esule in Inghilterra per qualche anno, implicato nella rivoluzionedel 1842, fu successivamente vicepresidente della ...
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Stato dell’Africa settentrionale, confinante a O con la Tunisia e l’Algeria, a S con il Niger e il Ciad, a SE con la Repubblica del Sudan, a E con l’Egitto; a N si affaccia sul Mediterraneo con una linea [...] dagli Italiani e in seguito rimodernata, si sviluppa per 1820 km dal confine tunisino a quello egiziano; da K. at-Tillīsī fu anche critico e italianista. Dopo la rivoluzionedel 1969 i temi letterari hanno subito una forte ideologizzazione con una ...
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Uomo di stato e generale cileno (Santiago 1787 - ivi 1851). Servì nell'esercito creolo dal 1811; fu poi intendente di Concepción, e nel 1820 sconfisse il guerrigliero realista V. Benavides. Capo del partito [...] generale A. de Quintanilla da Chiloé, si dimise. Ritornò per breve tempo alla presidenza dopo la rivoluzionedel genn. 1827, e si impadronì ancora una volta del potere durante le guerre civili. Sconfitto da J. Prieto a Lircay (apr. 1830), F. visse ...
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Famiglia dell'Italia merid., i cui più antichi rappresentanti sono Salvatore, castellano di Rodi (1110), e Federico, falconiere di Federico II (1239). I M., patrizî di Salerno, fiorirono nel Serinese e [...] di argomento religioso; Domenico, che si distinse durante la rivoluzionedel 1799; Francesco, Gennaro, Giuseppe, Vincenzo, Nicola e Raffaele, che presero parte ai moti del1820; Enrico (1821-1869), che diffuse la Società nazionale nel Salernitano ...
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