Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] accolto in molti ambienti umanistici) di trasformarsi in una vera rivoluzione mentale che mutò tutti i rapporti tra l'uomo e la di cui è ben nota la particolare efficacia educativa e culturale, oltre all'alto livello intellettuale dei suoi maestri; ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] processi di lungo periodo, siano essi il mutamento culturale o lo sviluppo economico. In una prospettiva del 1985 (tr. it.: La nuova scienza della mente. Storia della rivoluzione cognitiva, Milano 1988).
Gouldner, A.W., The coming crisis of western ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] e dalla secolarizzazione. In questo senso, si può certamente parlare di reazione della Santa Sede alla rivoluzione politica e culturale introdotta dal liberalismo. Una reazione condotta su due livelli, esterno e interno, affiancando alla condanna ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] il realizzarsi di reazioni. D'altra parte, nella rivoluzione nata con Lavoisier aveva pesato, senza ombra di rispetto agli animali.
Su questo terreno culturale era facile il prodursi, tra linee culturali quanto mai divergenti, di consensi circa ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] ordini, che comportò una vera e propria rivoluzione dei gruppi dirigenti e restituì nuova centralità alle in partic. 36-48.
108 Cursus honorum ineccepibile, distinzione culturale, ma soprattutto ricchezza mobile e ricchezza terriera erano le qualità ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] filiazione luciferina, che dalla ribellione di Lutero origina la Rivoluzione francese, quello che vivono i papi Pio VI e nel Mezzogiorno, realtà e manipolazioni della dinamica culturale delle classi subalterne. Questione meridionale, religione e ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] graduale venir meno della distinzione, cara a Ranke, tra 'nazione culturale' e 'nazione statale'.
Nella prima metà del XIX sec. la fino a farne la parola d'ordine di quella rivoluzione delle nazionalità che doveva trovare nel Risorgimento italiano e ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] cattolico pronto a farsi carico del pluralismo etico e culturale che ha contraddistinto l’epoca della globalizzazione. La predellino della sua vettura (di qui la cosiddetta «rivoluzione del predellino») la nascita di una nuova formazione politica ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] ’unione col Piemonte, si pensò di rimarcare il ruolo culturale di Firenze nella nuova compagine statuale, il 22 dicembre esclamava sin dal 1863:
Possiamo noi dire che una rivoluzione sia avvenuta in Italia in fatto di pubblico insegnamento? Troviamo ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] oltre alla forza di una tradizione letteraria e culturale nazionale aveva quella di una relativa capacità di organizzative, che sono prodotto autonomo e spontaneo dei lavoratori. La rivoluzione (e l'azione sindacale, dato che sono la stessa cosa ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...