CASTIGLIA, Benedetto
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 31 marzo 1811 da Francesco e da Anna Maria Puccio.
Laureatosi in giurisprudenza, esercitò per qualche tempo l'avvocatura. Allievo di D. Scinà, [...] ebbe una formazione culturale ispirata all'empirismo e al razionalismo di tipo illuministico, per cui predilesse il Romagnosi, molto Di temperamento irrequieto e insofferente, viaggiò molto. Fallita la rivoluzione, fu a Parigi, e nel '59 a Milano, ...
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panslavismo
Termine che denota un complesso eterogeneo di posizioni ideologiche e politiche il cui fulcro unificante consiste nell’affermazione dell’esistenza di una comune identità nazionale dei popoli [...] permeate degli ideali nazionali diffusisi in Europa con la Rivoluzione francese e la cultura romantica. Protagonisti della creazione di tutto peculiari, dietro cui si scorge il risalente retaggio culturale del mito di Mosca come «terza Roma» e dentro ...
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POLLEDRO, Alfredo
Cesare G. De Michelis
POLLEDRO, Alfredo. – Nacque a Torino il 24 aprile 1885 da Stefano (nato nel 1856).
Studiò giurisprudenza nella sua città, laureandosi nel 1904; accostatosi all’ala [...] tra l’altro tradusse con lui opuscoli di propaganda dopo la rivoluzione del 1905, fu ostile alla guerra di Libia, ma allo e a una di genere divulgativo, ma con una forte consapevolezza culturale, della quale l’editrice Slavia dei Polledro è stata la ...
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AGUGLIA, Salvatore
Francesco Brancato
Nacque a Termini Imerese (Palermo) il 10 marzo 1810 da Francesco, iscritto alla carboneria, per cui dovette soffrire anche il carcere. Laureatosi in giurisprudenza, [...] Trasferitosi a Napoli verso il 1841, vi svolse attività di avvocato e di studioso, stimolato dal più ricco ambiente culturale. Scoppiata la rivoluzione del '48 in Sicilia, e non sentendosi sicuro a Napoli per le sue tendenze separatiste, esulò a Roma ...
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Ivan il Terribile
Silvia Moretti
Il primo zar di Russia
A metà del Cinquecento lo zar Ivan IV il Terribile fu il fondatore della potenza russa. Attraverso l'opera di contenimento della nobiltà ‒ che [...] venti anni Aleksandrov divenne il centro politico, economico e culturale della Russia e soprattutto il cuore dello Stato di polizia fondando una dinastia che regnò ininterrottamente in Russia fino alla Rivoluzione bolscevica dell'inizio del Novecento. ...
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BAROLO, Carlo Tancredi Falletti marchese di
Francesco Valentini
Nacque a Torino il 26 ott. 1782 dal marchese Ottavio e Paolina d'Oncieu di Chaffardon. I Barolo furono tra i pochi nobili piemontesi che [...] istituzione della prima Cassa di Risparmio in Piemonte.
Dopo la rivoluzione del 1821 il B. aveva fatto parte della consulta da quelli di Ferrante Aporti. più profondamente orientati sul piano culturale e su quello religioso. Il B. illustrò gli scopi ...
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Carlo Alberto, re di Sardegna
Guido Pescosolido
Il sogno dell'unità d'Italia
Carlo Alberto di Savoia-Carignano racchiuse in sé in modo drammatico il dilemma, proprio di fine Settecento-inizio Ottocento, [...] proclamazione della Repubblica.
Il dilemma della scelta tra rivoluzione e conservazione gli si pose già nel 1821. Nel circolazione di nuove idee e impulso allo sviluppo del dibattito culturale furono le premesse del grande passo compiuto nel 1848, ...
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assolutismo
Modello politico di regime monarchico, nel quale il sovrano esercita un potere non vincolato alle leggi positive (absolutus; legibus solutus) e libero sia rispetto a istanze rappresentative [...] una corte che si poneva come centro politico e culturale del Paese; l’affermazione del sovrano a spese dei in un duro contrasto tra la monarchia e il Parlamento. A seguito delle rivoluzioni del 1642-48 e del 1688, il ruolo del Parlamento si affermò e ...
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CALUCCI (Caluci), Giuseppe
Alberto M. Rossi
Nato a Venezia il 12 marzo 1809 da Spiridione e dalla nobile Adriana Triffoni, fu avviato dal padre, avvocato di una certa fama, agli studi giuridici. Conseguita [...] partecipò intensamente alla vita di quell'importante istituzione culturale che accoglieva tanta parte dell'intellettualità liberale veneziana all'origine dei successivi avvenimenti politici.
Scoppiata la rivoluzione del marzo 1848, il C. accettò l' ...
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Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clerel de
Tocqueville, Charles-Alexis-Henri Clérel de
Storico e politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805-Cannes 1859). Tra i maggiori esponenti del liberalismo [...] americani, le osservazioni sul campo, nonché un retroterra culturale classico nutrito di letture di storici e filosofi antichi crisi del sistema politico francese e sull’imminenza della Rivoluzione. Caduto Luigi Filippo e proclamata la Repubblica, T ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...