La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] vicini per sentimenti politici e per interessi culturali. E Salmour – deputato cavouriano al Parlamento quale non sarà sciolta se non il giorno in cui vi sarà in Francia una rivoluzione radicale e violenta» (Nigra ad Artom il 19 gennaio 1868, DDI, X, ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] che guidarono i rapporti tra città e Chiesa fino alla Rivoluzione francese, con i quali si concedeva da parte papale un , pp. 1-113; J.M. McManamon, Funeral Oratory and the Cultural Ideas of Italian Humanism, Chapell Hill-London 1989, ad indicem; E. ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , la quale risponde a un insieme di ragioni etniche, storiche culturali, e a un insieme di nobili e tenaci sentimenti che si schieramento costituzionale87.
Il regno di Cristo e la rivoluzione fascista
Il nuovo presidente del consiglio fece sapere ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] ) o cittadino (se si tratta di una repubblica). Dopo la rivoluzione francese, per le analogie semantiche che li connotano e per le primaria è legata al sentirsi parte di una koinè culturale che comunica attraverso il ricorso alla lingua italiana, ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] culti orientali si diffondono a Roma proprio a partire dalla rivoluzione augustea, per conoscere poi una grande diffusione nell’Impero militari, ma che alla fine risultò uno dei fattori culturali decisivi per le fortune e la coesione dell’Impero. ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] 'appartenenza di alcuni protagonisti della Rivoluzione scientifica alla nuova categoria di A., Tecnica e tecnici nel Rinascimento italiano, in: Storia sociale e culturale d'Italia, coordinamento editoriale di Guido Ceriotti, Busto Arsizio, Bramante, ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] esistente sul piano giuridico ma non ancora su quello culturale e sociale. La contrapposizione e l’ostilità sono sistema che i democratici vogliono, come l’inizio di una rivoluzione militare.
Alla Camera l’opposizione è rappresentata da La Marmora ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] stata il banco di prova dell'intellettuale puro, così la Rivoluzione bolscevica fu il banco di prova di quest'altro modo d'intendere la funzione dell'intellettuale, per cui l'impegno culturale non può andare disgiunto dall'impegno politico e in caso ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] monarchia”. L’episcopato salentino nel secolo dei lumi e della rivoluzione, Galatina 2006.
11 Cfr. E. Delle Donne, Chiesa Fasano 1991.
107 Cfr. E. Pintacuda, Sottosviluppo, potere culturale, mafia, Palermo 1972; Id., La scelta, Casale Monferrato 1993 ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] caratteri distintivi del ceto dei notabili, e che, oltre a profili di evidente interesse materiale, ebbe anche connotati culturali e ideali.
Naturalmente, ebbe anche le sgradevoli sembianze del clientelismo, che storicamente si annida, in modo più o ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...