BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] .
Va pure ricordata la sua Storia dell'Europa durante la rivoluzione francese dal 1789 al 1795. Lezioni dette nell'Università di porre in rilievo il suo isolamento nello schieramento politico e culturale italiano.
Il B. era stato fra i fautori della ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] augurando loro di vivere in un'Italia culturalmente cresciuta e "dalla moltiplicata potenza economica". Craveri, Gli appunti inediti dei corsi universitari di A. L. sulla Rivoluzione francese, in Arch. stor. per le provincie napoletane, CX (1992), ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] posizione non ‘pro-attiva’ dell’India, il ruolo di modello culturale esercitato dal Sudafrica e il passaggio nell’area senza pena di morte Stato. Seguono l’Iran, in cui, dopo la rivoluzione khomeinista del 1979, è iniziato un processo di adeguamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] a Roma l’8 settembre 1997.
L’opera scientifica e culturale: gli studi di arabistica
La prima stagione dei suoi studi pp. 155-79) e al-Hādī, i successivi sulla propaganda e la rivoluzione abbasside (Studi su Abū Muslim. I. Abū Muslim e gli ‛Abbāsidi, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] di nuovo sul concetto di Europa «dal punto di vista culturale e morale» (Lezioni di storia moderna: Università degli studi di Cantimori aveva abbandonato il Partito comunista dopo la rivoluzione ungherese del 1956, Chabod troncò ogni ulteriore ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] nutrito gruppo di provvedimenti miranti a promuovere lo sviluppo culturale e l'istruzione pubblica, provvedimenti che certo gli fanno sottrasse alle dure prove che, con lo scoppio della Rivoluzione, attendevano riformatori più giovani di lui, come il ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] il F., interrogato da uno studioso sulla preparazione della rivoluzione del 1831, rispose che, informato dal Misley dell'esistenza cospirativi ormai superati e un impoverimento ideologico e culturale del movimento rivoluzionario, specie nel Sud (il ...
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FORTUNATO, Giustino
Maurizio Griffo
Nacque il 4 sett. 1848 a Rionero in Vulture (Potenza) da Pasquale e Antonia Rapolla, terzo di otto figli e primo maschio, in una famiglia molto unita.
Il clima in [...] in ogni caso, non scevra di certe chiusure tipiche del clima culturale del Regno e delle sue rivalità provinciali.
Il F. frequentò un se la formula famosa, "il fascismo non è stato una rivoluzione, ma una rivelazione", sarà coniata dal F. solo qualche ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] F. volta a privilegiare l'esemplarità dell'itinerario culturale, che in essa si riflette, rispetto alla valutazione siamo appena nel 1002) aprono la strada alla "più terribile e feconda rivoluzione del medio evo" (p. 261), tale che, fomentata da "La ...
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CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] di tutti i giorni, con chiari riferimenti all'ambiente culturale e politico e sociale di quegli anni. Nacquero così, il C., c'è anche l'opposto modo di considerare la Rivoluzione francese: assai poco amata dal primo ed esaltata dal secondo ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...