Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] è crollato, e con quali conseguenze economiche, sociali, culturali? Dove è crollato prima e dove dopo? Quali ceti Scuole e alfabetismo nello Stato di Milano da Carlo Borromeo alla Rivoluzione, Brescia, La Scuola.
Toscani, Xenio (1999), Alfabetismo ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] della lingua italiana è un fatto fonetico o un pregiudizio culturale (➔ cantata, voce). Uno dei pochi punti in dei viaggiatori sette-ottocenteschi, in Italia e Italie. Immagini tra Rivoluzione e Restaurazione. Atti del convegno di studio (Roma, 7-9 ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] lettere ufficiali è testimoniata dall’altissimo profilo culturale delle personalità chiamate a dirigere le cancellerie Lo sviluppo degli scambi epistolari nel periodo compreso tra la rivoluzione francese e il primo conflitto mondiale, a buon diritto ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] i mutamenti economici e produttivi, e la rivoluzione avvenuta nella riflessione teorica, hanno radicalmente cambiato il , «Bollettino d’informazioni del Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali» 5, 2, pp. 7-33 (poi in Id., Saggi e ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] le istituzioni parlamentari, l’impero coloniale, e poi il mito della rivoluzione americana e della giovane nazione indipendente, il crescente prestigio culturale e scientifico dei paesi anglosassoni, i loro successi economici e diplomatico-militari ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] si stabilì a Roma, dove partecipò attivamente alla vita culturale della città. Rientrato a Mantova, dopo la morte della diventa la grammatica fondamentale della società di corte sino alla Rivoluzione francese, e oltre» (Quondam 19872: XXXVII), ed ...
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L’espressione diritti linguistici si riferisce al diritto di singole persone o di collettività a usare la propria lingua nativa, anche nel caso di una lingua diversa da quella ufficiale o standard: per [...] adottata nel 1789 dall’Assemblea nazionale francese durante la Rivoluzione, attribuisce a ogni persona uno stato naturale di libertà l’effettiva possibilità di attuare uno specifico patrimonio culturale.
È in questo quadro che si inserisce la ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] privata), esercitò una indubbia funzione di modello, in un contesto culturale ampiamente dialettofono, in cui il nuovo mezzo funse da «scuola Firenze, Cesati.
Centorrino, Marco (2006), La rivoluzione satellitare. Come Sky ha cambiato la televisione ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] con questo mondo una fitta rete di scambi, a livello commerciale e culturale.
Lo y. si caratterizzò come punto di passaggio, ma non di fine degli anni 1930. In URSS, dopo la rivoluzione, si elaborò una variante che espelleva qualsiasi forma semitica ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] l’eloquenza politica moderna (importantissima la funzione dell’o. nelle assemblee della rivoluzione); nei sec. 19° e 20° l’o. parlamentare e politica, l’o. forense e l’o. culturale, nella forma delle conferenze, hanno perduto ogni carattere di scuola ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...