CORNER, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Bartolomeo, da Antonio di Giacomo e da Angeliera Angelieri, probabilmente nel 1484.
Tale data è suggerita dal più recente ed [...] . era evidente: terminata l'epoca delle guerre, la rivoluzione dei prezzi spingeva al rialzo i prodotti agricoli, determinando col duplice fine di divulgare i suoi ideali scientifici e culturali e di fornire un'immagine idealizzata di se stesso.
Nel ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] (1931), di Re Feisal a Bagdad (distrutta durante la rivoluzione del 14 luglio 1958), di Ismail Kedivé (1929) ad il più puro e il più completo dei romantici, in Quaderni del Centro culturale cinematografico italiano, n. 2, Roma 1960, p. 45; O. Alberti ...
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DE RENZI, Mario
Giorgio Ciucci
Nacque a Roma il 17 nov. 1897 da Romeo e Anna Polimanti. Frequentò il corso speciale di architettura all'accademia di belle arti a Roma, diplomandosi nel 1920 professore [...] costruito) e segno un'importante svolta sia nel dibattito culturale romano, sia nell'attività del De Renzi. Al " il motivo del fascio caratterizzante la facciata della Mostra della rivoluzione fascista; nel concorso per l'Auditoriuni a Roma (1935), ...
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PALANTI, Giancarlo
Alessandra Capanna
PALANTI, Giancarlo. – Nacque a Milano il 26 ottobre 1906, da Giuseppe, noto pittore e decoratore, professore alla Accademia di Brera, e da Ada Romussi.
Il nonno [...] padiglione italiano per l’Esposizione del centenario della Rivoluzione di Maggio, progettato da Gaetano Moretti. A Buenos la guerra, nell’importante periodo di ricostruzione e rinascita culturale del paese, Palanti diresse insieme ad Albini la ...
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CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] , riflettono, in sostanza, il clima culturale in cui Vincenzo Monti pochi anni prima aveva elaborato l'Aristodemo e il Caio Gracco.
Il Monti, che era in rapporti personali con il C., abbandonò Roma durante la rivoluzione del 1798; anche il pittore se ...
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COLLECINI, Francesco
Giovanna Rosso Del Brenna
Delle sue origini si sa solo che era romano, come egli stesso si definisce firmando nel 1750 i disegni per la sua prima attività professionale: il concorso [...] progetto dello stesso C., furono bloccati nel 1799 dalla rivoluzione napoletana e dalla successiva fuga del re. Ne resta con la sua facciata di linee neogotiche - del suo costante aggiornamento culturale.
Il C. morì tra il 19 genn. 1804, data della ...
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BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] Nel 1848 non ancora ventenne assisté agli avvenimenti della rivoluzione, simpatizzando per i liberali, tra i quali si S. Lenbach ed Eleonora Duse, e frequentava gli ambienti culturali della Roma fine secolo.
Nel 1893 lo Helbig pubblicava il ...
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GHERMANDI, Quinto
Marta D'Amato
Figlio di Smeraldo e Sofia Cremonini, nacque a Crevalcore (Bologna) il 28 sett. 1916. Nel 1934 si iscrisse al liceo artistico di Bologna, dove ebbe come insegnante C. [...] e nelle opere di quel periodo appare chiaro come referente culturale la scultura di Arturo Martini. Del 1939 sono il Ritratto presentò il bassorilievo La gioventù continua la marcia della rivoluzione e la statua Vittoria legionaria (catal., pp. 83 ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] le maggiori figure di artista nel panorama sociale e culturale delle città.
Il pulpito sviluppa gli schemi degli esempi in alto, e il corpo che asseconda questo impulso con una rivoluzione sul proprio asse, mentre la figura si immagina in movimento a ...
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LEGA, Silvestro
Matteo Lafranconi
Nacque l'8 dic. 1826 a Modigliana, cittadina della Romagna toscana, da Antonio e Giacoma Mancini, sposata in seconde nozze il 18 giugno 1820.
L'atto di battesimo registra [...] sue intrinseche ragioni poetiche, assediate dai mutamenti culturali in corso e dal dilagare dei principî del F. Mazzocca, Arte e rivoluzione. Nuove frontiere espressive negli anni Quaranta, in Milano. Dalla Rivoluzione alle Cinque giornate (catal.), ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...