Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] , in tre volumi tra il 1905 e il 1910). La lunga stasi nelle lotte sociali in Europa, sopravvenuta al fallimento della rivoluzionedel1848, consentì a M. di dedicare la parte maggiore della sua vita allo studio e alla ricerca scientifica più che all ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] Saint-Simon). Le tensioni sociali culminarono nella partecipazione degli o. francesi alla rivoluzionedel1848, ma la pesantissima sconfitta della rivoluzione e il conseguente fallimento di alcuni esperimenti sociali gettarono il movimento operaio e ...
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PASINI, Valentino
Nato il 23 settembre 1806 a Schio si laureò in giurisprudenza a Padova nel 1827. Si dedicò allo studio dei problemi economici, sociali e politici. Allo scoppio della guerra del1848, [...] trattò sia in studî (L'amministrazione finanziaria dell'Austria nel regno Lombardo-Veneto avanti la rivoluzionedel1848, pubbl. prima nell'Italia del Popolo, a Losanna, nel 1850), sia dal punto di vista pratico, nella Compagnia delle Assicurazioni ...
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Capitalismo
Walt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Capitalismo
sommario: 1. Una definizione. 2. Un approccio. 3. Un quadro statistico dello sviluppo nel mondo contemporaneo. 4. Le condizioni preliminari del [...] , lo stesso tipo di trasformazione nell'equilibrio del potere politico verificatasi in Inghilterra con il Reform bill del 1832 e in Francia con l'avvento di Napoleone III dopo la rivoluzionedel1848. In America Latina una parte della manodopera ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] tendenti alla salvaguardia dello sviluppo e dell'esperienza professionale. Mentre la realizzazione del diritto al lavoro, principio o utopia della rivoluzionedel1848, appare, nella sua pienezza, tema di politica sociale (v. Mancini, 1976, p ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] il 12 genn. 1848, il F. fu incarcerato a scopo preventivo nella fortezza del Castellammare insieme con altri dieci patrioti, fra cui Emerico Amari. La prigionia durò dal 9 gennaio fino al 4 febbraio, allorché la rivoluzione siciliana si affermò (cfr ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] verso il 1843 e si conclude con la rivoluzionedel1848, nella storia delle idee con il Manifesto del partito comunista. Il secondo ha inizio nel giugno del1848 con la sanguinosa sconfitta del proletariato parigino e con la successiva distruzione di ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] di un collegamento Parigi-Lione attraverso la valle della Loira, ingaggiando una complessa sfida con i gruppi rivali.
La rivoluzionedel1848 e la caduta della monarchia, che interruppe un'ottima stagione per i grandi affaristi parigini, furono dal D ...
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CANDIANI, Giuseppe
C. Paola Scavizzi
Nacque a Milano l'8 apr. 1830 da Luigi e Marianna Sacchi, appartenenti entrambi a famiglie di professionisti nobili ma finanziariamente decadute. Primo di quattro [...] , venne iscritto al primo anno di filosofia. Contemporaneamente, a fianco del padre, cominciò a partecipare al movimento nazionale che doveva sfociare nella rivoluzionedel1848. A contatto con patrioti quali Carta, Pezzotti, Sacchi, Terzaghi ...
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primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...
Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...