Comuneros, rivòltadei Ribellione degli "abitanti dei comuni" della Castiglia contro Carlo V e le sue richieste finanziarie (1520). La protesta, partita da Toledo e Segovia, si diffuse a Toro, Guadalajara, [...] Madrid, Ávila, Soria, Burgos e Valladolid. I ribelli presentarono rivendicazioni di ordine economico-sociale, ma furono sconfitti a Villalar (1521) ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] 15° sec. la cacciata degli ebrei determinò però la decadenza dell’attività industriale cittadina; poi, centro della rivoltadeiComuneros (➔), ricevette il colpo più duro dal trasferimento della capitale a Madrid, voluto da Filippo II nel 1560. Fu ...
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Valladolid Città della Spagna (317.864 ab. nel 2009), nella comunità autonoma di Castilla y León, capoluogo dell’omonima provincia, situata a 692 m s.l.m., sulla destra del Pisuerga. Notevole nodo di comunicazioni [...] lungo e ne fece il principale centro culturale della Castiglia. V. partecipò attivamente alla rivoltadeiComuneros castigliani contro Carlo V, che nel 1523, domata la rivolta, le tolse molti privilegi, ma seguitò spesso a risiedere a V., allora una ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] maggiore della madre, come pure di quella del padre, erede non solo dei Paesi Bassi ma dell'Aragona e della Castiglia. Passò i primi anni della alla corona imperiale, scoppiò la cosiddetta rivoltadeicomuneros, che tuttavia ben presto fallì a causa ...
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Ecclesiastico e uomo di stato spagnolo (Priego, Cordova, 1723 - Cordova 1796). Arcivescovo della Nueva Granada, nel 1782 assunse la carica di viceré, in seguito alla morte di Juan de Torresar Díaz Pimienta, [...] succeduto al Flórez. Tentò di pacificare gli animi dopo la rivoltadeiComuneros e d'istituire un'amministrazione liberale. Curò la diffusione della cultura (fondazione della Gaceta e dell'Istituto di scienze naturali; proposta di fondazione dell' ...
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Uomo d'armi e scrittore castigliano (sec. 15º-16º); capitano della guardia dei re cattolici, s'interessò della riforma della fanteria secondo il modello svizzero. Partecipò nel 1509 alla spedizione di [...] Orano, lasciando una Relación de la toma de Mazalquivir. Aderì alla rivoltadeiComuneros, fruendo poi del perdono concesso da Carlo V dopo la battaglia di Villalar. Scrisse, tra l'altro, una Historia de la reina Isabel; solo nel 1794 furono ...
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Capo deicomuneros di Castiglia (n. Toledo 1490 circa - m. 1521); nominato capitano nel 1518, fu assessore di Toledo e divenne l'anima della rivoltadeicomuneros contro l'intromissione nel governo della [...] Castiglia dei Fiamminghi venuti al seguito di Carlo V. Vittorioso a Torrelobatón, padrone di Tordesillas e approvato nelle sue azioni da Giovanna la Pazza, fu sconfitto dalle truppe imperiali a Villalar; fatto prigioniero, fu condannato a morte e ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] , restava sempre distaccato per abito e capacità dalla vera e propria azione politica; e nel fronteggiare la rivoltadei "Comuneros" scoppiata in Castiglia si mostrò assai indeciso tanto che Carlo gli affiancò, quale reggente, l'energico connestabile ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] con cui Francesco I lavorava per sottrarre a Carlo V, approfittando delle sue debolezze (protesta luterana in Germania, rivoltadei "comuneros" in Spagna), non solo la Lombardia, ma anche la Navarra.
Dopo avere cercato per anni di allontanare una ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] approvate nuove imposizioni, ma il malcontento, ben noto al G., crebbe fino a sfociare nell'aperta rivoltadeiComuneros, non appena Carlo V lasciò la Spagna.
I sintomi della debolezza interna della monarchia asburgica apparivano particolarmente ...
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