Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] maggiore della madre, come pure di quella del padre, erede non solo dei Paesi Bassi ma dell'Aragona e della Castiglia. Passò i primi anni della alla corona imperiale, scoppiò la cosiddetta rivoltadeicomuneros, che tuttavia ben presto fallì a causa ...
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Ecclesiastico e uomo di stato spagnolo (Priego, Cordova, 1723 - Cordova 1796). Arcivescovo della Nueva Granada, nel 1782 assunse la carica di viceré, in seguito alla morte di Juan de Torresar Díaz Pimienta, [...] succeduto al Flórez. Tentò di pacificare gli animi dopo la rivoltadeiComuneros e d'istituire un'amministrazione liberale. Curò la diffusione della cultura (fondazione della Gaceta e dell'Istituto di scienze naturali; proposta di fondazione dell' ...
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Uomo d'armi e scrittore castigliano (sec. 15º-16º); capitano della guardia dei re cattolici, s'interessò della riforma della fanteria secondo il modello svizzero. Partecipò nel 1509 alla spedizione di [...] Orano, lasciando una Relación de la toma de Mazalquivir. Aderì alla rivoltadeiComuneros, fruendo poi del perdono concesso da Carlo V dopo la battaglia di Villalar. Scrisse, tra l'altro, una Historia de la reina Isabel; solo nel 1794 furono ...
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Capo deicomuneros di Castiglia (n. Toledo 1490 circa - m. 1521); nominato capitano nel 1518, fu assessore di Toledo e divenne l'anima della rivoltadeicomuneros contro l'intromissione nel governo della [...] Castiglia dei Fiamminghi venuti al seguito di Carlo V. Vittorioso a Torrelobatón, padrone di Tordesillas e approvato nelle sue azioni da Giovanna la Pazza, fu sconfitto dalle truppe imperiali a Villalar; fatto prigioniero, fu condannato a morte e ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] , restava sempre distaccato per abito e capacità dalla vera e propria azione politica; e nel fronteggiare la rivoltadei "Comuneros" scoppiata in Castiglia si mostrò assai indeciso tanto che Carlo gli affiancò, quale reggente, l'energico connestabile ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] con cui Francesco I lavorava per sottrarre a Carlo V, approfittando delle sue debolezze (protesta luterana in Germania, rivoltadei "comuneros" in Spagna), non solo la Lombardia, ma anche la Navarra.
Dopo avere cercato per anni di allontanare una ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] approvate nuove imposizioni, ma il malcontento, ben noto al G., crebbe fino a sfociare nell'aperta rivoltadeiComuneros, non appena Carlo V lasciò la Spagna.
I sintomi della debolezza interna della monarchia asburgica apparivano particolarmente ...
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Carlo V - I come re di Spagna, II d'Ungheria e IV di Napoli
Carlo V -
I come re di Spagna, II d’Ungheria e IV di Napoli Imperatore del Sacro romano impero (Gand 1500-San Jerónimo de Yuste 1558). Figlio [...] . L’anno successivo scoppiò la cosiddetta rivoltadeicomuneros presto fallita a causa della defezione della penisola, primo fra tutti Firenze, dove fu restaurato il dominio dei Medici. C. stesso venne in Italia per compiere l’antico rito medievale ...
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ARAGONA, Ferdinando d'
Gaspare De Caro
Duca di Calabria, principe di Taranto, primogenito dei sovrani di Napoli Federico e Isabella, nacque ad Andria il 15 dic. 1488. Era appena decenne allorché si [...] anni che seguirono, però, e specialmente dopo l'estromissione dei Francesi da Napoli, l'A. fu costantemente oggetto di di alcuni esponenti deiComuneros, che gli proposero di mettersi a capo della rivolta. Ma l'A., timoroso dei terribile castigo ...
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GIUSTINIANI, Giacomo
Simone Bonechi
Nacque a Roma il 29 dic. 1769 dal principe Benedetto e da Cecilia Mahony, irlandese. La famiglia paterna godeva del titolo principesco a Genova e a Roma, mentre quella [...] e i più radicali "comuneros". Sollecitò quindi, ma invano presenza a Madrid videro infatti la rivolta delle colonie d'Oltremare e la nascita , pp. 395, 398, 401-403; P. Dardano, Diario dei conclavi del1829 e del 1830-31, a cura di D. Silvagni ...
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