Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] «perniciosa pestis», che minaccia di contaminare tutti i regni della cristianità (D.p., I, I, 3, pp. 6-7 ).
La distinzione fra il piano razionale e il piano della rivelazione ricompare nettamente quando Marsilio intraprende a esaminare «le cause e le ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] modo di pensare talmente forte da portare la prassi cristiana d'Occidente circa il valore del rapporto anima-corpo anima va dichiarato illegittimo ed eliminato. Tale critica si rivela determinante, perché il tipo di realtà attribuito alla nozione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] egli azione. Non a caso, per Capograssi come per Pascal, il Cristo, incarnazione e rivelazione del divino nell’uomo, segna il momento nevralgico della fede cristiana, della rivoluzione da cui nasce, come ineludibile evento, il mondo moderno. Il quale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] che […] sono i più nobili filosofi e di poco meno che cristiani, si sono posti in bando, mercè de’ frati che ne’ conventi se le correzioni riconducibili alle fasi finali del processo rivelano chiari nessi con gli argomenti toccati dalle obiezioni dei ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] a coerenza da una lettura in senso mortalista. Pur tributando la propria formale sottomissione alla dottrina cristiana, sancita dalla Rivelazione, Pomponazzi affermava che la ragione, l’esperienza, la lettera del testo aristotelico trovano piena ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] fornisce le basi teoriche per la formulazione della dottrina cristiana, che insiste sul tema della soggettività. Si tratta non riducibili a una sola qualità e, proprio per questo, rivelatori di ambiti diversi nei quali si inscrivono e che vengono da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] inaccessibili; oggettivamente, perché queste essenze e questi misteri gli vengono in parte svelati attraverso la rivelazione soprannaturale ebraico-cristiana. Essa conferma e fa conoscere nel modo più autorevole alla specie umana che l’inizio e ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] 'esito di una decisione divina, comunicata all'uomo tramite la rivelazione o la ragione; ne consegue che Dio, in qualsiasi momento, può modificare la legge naturale. Per altri pensatori cristiani, come Tommaso d'Aquino (13° secolo), la legge naturale ...
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Filosofo italiano (Pozzuolo, Perugia, 1912 - Tuoro sul Trasimeno 1995); prof. univ. dal 1953, insegnò filosofia teoretica nell'univ. di Bologna. Il suo pensiero, sotto l'influsso dell'ontologismo di P. [...] , e s'incentrò sul concetto dell'esperienza cristiana come "ascesi di coscienza". Opere principali: Noluntas 1974); La fede sapiente e il Cristo storico (1981); La rivelazione filosofica (1982); Breviloquio della sera (1987). È in corso di ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] 1926, ristampa Milano 1966), in polemica con le teologie razionali cristiane, dichiara l'opposizione fra razionalismo e religione. Lo scopo dell' sono i duplicati corrotti e storicizzati di un'idea rivelata dell'Essere Supremo, e sono, invece, le ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...