Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] , ideale e morale. L’essere è uno e trino, come una e trina è la Santissima Trinità. Dio, secondo la rivelazionecristiana, è assolutamente uno, ma esiste in se stesso secondo tre Persone, in una perfettissima vita di relazione. Tali affermazioni in ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] mitologia pagana e di riti misterici, magici.
La f. cristiana
La f. cristiana è intessuta anch’essa di motivi religiosi e teologici: non può infatti prescindere dalle cosiddette ‘verità rivelate’, e quindi dalla fede, e ha come suo vero oggetto ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] chiamato synteresis. L'etica naturale si corona poi nell'etica cristiana ispirata al principio dell'amore di Dio.▭ La politica metodo della dimostrazione aristotelica per dedurre dalle premesse rivelate altre verità che traggono la loro certezza dai ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] del latino; nel 10° sec. nasce anche la letteratura cristiana in lingua araba), con una notevole produzione di opere soprattutto musulmana fu quello di conciliare l’eredità greca con la rivelazione dell’islam.
La prima personalità di filosofo a noi ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] selvagge fino all'avvento delle grandi civiltà, come quella greca, cristiana e moderna. Di qui il disegno grandioso ed ambizioso della di opinioni" a cui taluni la riducevano, e si rivela così processo necessario perché il sapere si realizzi in modo ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] suo secolo e tra le più importanti nella storia della filosofia cristiana. n Tema centrale della speculazione di S. E. è il radicati nella luce del Verbo e pertanto non eterogenei alla rivelazione, e una philosophia identificata, come già nei Padri, ...
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Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] , sosteneva la tesi che nessuna dottrina cristiana può essere considerata un mistero, sia perché, come di ogni altra cosa, anche di essa non possiamo conoscere l'essenza reale, sia perché ciò che è rivelato dalla religione dev'essere considerato, in ...
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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] il regno dell'astrazione e la nemica della vita, e a dar quindi valore solo alla rivelazione religiosa particolarmente cristiana. Opere principali: Filosofskie načala cel´nogo znanija ("I principî filosofici della conoscenza integrale", 1877); C ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] delle confessioni stabilite. Egli respinge in blocco tutte le religioni rivelate, per quel teismo, di cui egli stese, in un additata nel regno della pace e della cattolicità cristiana, ma nell'operoso estollersi della ragione. Consequenziariamente ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] alla scomparsa dell'autorità. È l'unità greco-romano-cristiana, quale ha trovato la sua espressione nella Chiesa cattolica rigoroso che essi abbiano potuto raggiungere. Al tempo stesso rivela come la Scuola di Francoforte consideri - senza operare ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...