MIRACOLO (dal lat. miraculum; ted. Wunder; ingl. miracle e wonder, quest'ultimo in senso piuttosto spregiativo, di "operazione magica" e simili)
Umberto FRACASSINI
Ferdinando NERI
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L'etimologia dimostra [...] del miracolo, che sia dato trovare nella teologia cristiana. Nel cristianesimo il miracolo ha importanza capitale, sia narrati nella Bibbia come un criterio esterno della rivelazione, avvicinandoli alle profezie e distinguendoli invece dai prodigi ...
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QUACCHERI (o quacheri)
Alberto Pincherle
Italianizzazione dell'inglese Quakers "tremanti", soprannome derisorio dato ai seguaci della predicazione di G. Fox (ma una setta femminile di tal nome esisteva [...] 1844) e che tendeva a dare maggior importanza alla rivelazione scritta. Per reazione contro questa corrente, si ebbe i quaccheri si segnalarono per essere stati la prima comunità cristiana che protestasse contro la schiavitù (specialmente J. Woolman, ...
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SACRALITÀ
Franz Rudolf Merkel
. Il concetto del sacro appartiene alle categorie fondamentali della moderna fenomenologia della religione, specialmente in rapporto all'essenziale distinzione di sacro [...] la garanzia di una formulazione canonica della rivelazione, onde la formazione dei diversi canoni di fondamento nell'essenza della sua santità, viene espressa nella dogmatica cristiana dal duplice attributo dell'onnipresenza e dell'eternità.
Bibl.: ...
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GIOVANNI Battista, santo
Leone TONDELLI
Raffaele CORSO
È il profeta immediato precursore di Cristo. G. era di famiglia sacerdotale: la sua nascita fu dall'angelo Gabriele preannunciata a suo padre, [...] stesso, lasciava presagire il "profeta" (v.); e tale egli si rivelò raggiunta l'età matura.
I Vangeli riconoscono nella sua predicazione l'ultima preparazione alla salvezza messianica cristiana. La sua predicazione, come pure il battesimo (v.) da lui ...
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TRADIZIONE (lat. traditio, "consegna")
Carlo ANTONI
Enrico ROSA
La tradizione è nettamente separata dalla storia soltanto in seguito alla critica razionalistica del Seicento. E allora che si pone [...] . Dostoevskij si erge a difensore della tradizione cristiana della vecchia Russia contro la "civiltà" materialistica dalla Chiesa Cattolica".
Il Concilio mette così tra le fonti della rivelazione divina e perciò come "regola di fede" la tradizione, al ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] caduto, ma non divenuto come in altre religioni, ad es. la cristiana, Satana, e non adorato in quanto diavolo, ma per la sua natura principali sono due, il Libro Nero e il Libro della Rivelazione, di cui abbiamo redazione araba e curda e che scritti ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] , nella fede, con Cristo, unico fattore della creazione, della rivelazione e della grazia divina. Da tale momento del tutto interiore è determinata, secondo lo Z., l'unità delle chiese cristiane nell'unica comunità di Cristo. Ritornato in patria e ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] premio reale, la notorietà, la cattedra romana. E si rivelò, si dice, positivista, in quanto traeva dal fatto, naturalisticamente che questa sia l'unica possibile apologia della religione cristiana, egli cercò dimostrare in numerosi articoli e studî ...
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WESLEY, John
Nicola Turchi
Fondatore della Chiesa metodista, nato a Epworth il 17 giugno 1705, morto a Londra il 2 marzo 1791. Figlio di pastore e vissuto nell'infanzia in un ambiente di tradizione [...] dichiarava di sentirsi unito in nome di una suprema fratellanza cristiana e della quale accettava i 39 articoli. La separazione avvenne essere divenuto figlio di Dio; il secondo è un'istantanea rivelazione per cui l'uomo sente di aver distrutto in sé ...
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PREVIATI, Gaetano
Palma Bucarelli
Pittore, nato il 31 agosto 1852 a Ferrara, morto il 21 giugno 1920 a Lavagna. Si iniziò alla pittura nella scuola ferrarese di belle arti, frequentò poi a Firenze senza [...] d'indipendenza che alla critica di allora sembrò la rivelazione di "un'indole artistica ardita fino all'esagerazione croce, in cui comincia a determinarsi quel lucido senso della tragedia cristiana che il P. portava nel proprio cuore, poi la Maternità ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...