cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] adorato come Dio. Ulteriore elemento differenziante è l’essere il c. storicamente nato in seno a una religione a sua volta rivelata e fondata – il giudaismo – e con un suo canone di Scritture sacre, nei confronti della quale il c. si presenta come ...
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Teologo italiano (Serravalle, Arezzo, 1883 - Roma 1950); domenicano, professore di filosofia sociale nel Pontificio Ateneo Angelicum di Roma (1912-21), di teologia nell'Univ. Cattolica di Milano (1921-27), [...] teologia dogmatica e rettore all'Angelicum (dal 1927); maestro del S. Palazzo e teologo della Segreteria di stato della Città del Vaticano (dal 1936). Tra i suoi scritti, notevole la trilogia: Il Rivelatore, Il Salvatore, Il Santificatore (1925-39). ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] : il docetismo è dunque un’altra caratteristica comune a tutta, o quasi, la gnosi. Sceso come ‘straniero’ nel mondo, il Rivelatore scuote l’uomo dal suo sonno, dall’ebrietà che lo abbrutisce, lo libera dall’ignoranza, lo scioglie dai lacci che lo ...
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Essere demoniaco o genio malefico che, secondo antiche credenze mitologiche, opprime la persona nel sonno, soprattutto se in uno stato febbrile, dandole un senso di soffocamento o congiungendosi carnalmente [...] di i. sono ampiamente conosciute in varie forme; oltre alla credenza in uomini i., capaci di abbandonare temporaneamente il corpo, si hanno i. in forma animale o di nani o di gnomi; è molto diffusa la figura di un i. rivelatore di tesori nascosti. ...
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PSICOMETRIA (XXVIII, p. 464)
Leandro CANESTRELLI
Questo termine comprende, in senso lato, l'insieme dei varî metodi d'indagine psicologica attraverso i quali si cerca di raggiungere una valutazione quantitativa: [...] 'esperienza interiore, verso quanto, nell'individuo e nell'ambiente, ha valore di fattore, di condizione, di rivelatore dell'avvenimento soggettivo interiore. Cosicché "misura psicologica" non equivale più senz'altro a "misura degli avvenimenti di ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] e tumultuoso ciclo di prediche del C.; nel corso di esso si vide quanto fosse meritata la sua fama, ma si rivelò anche pienamente la pericolosità di quel veicolo delle tensioni collettive. Invitato dal papa a passare da Genova, dove predicava per l ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] il Vecchio Testamento: mentre quest'ultimo ci racconta dalle origini del mondo una serie di vicende crudeli e talvolta malvage, rivelandosi espressione di un Dio spietatamente giusto, il Vangelo ci mostra il Figlio di Dio, buono e amorevole, pieno d ...
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PASSIONEI, Giovan Francesco
Stefano Calonaci
PASSIONEI, Giovan Francesco. – Nacque nel 1591, probabilmente a Fossombrone, da Silvio di Domenico e da Vittoria Baviera.
La famiglia Passionei, originaria [...] alla Reverenda Camera apostolica; copie di alcune lettere ricevute e inviate durante la nunziatura. L’Indice è rivelatore di un progetto fortemente meditato, costruito come un’opera complessa e articolata, destinata a svolgere una funzione ...
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FOSCARI, Pietro
Giuseppe Del Torre
Nacque a Venezia nella prima metà del sec. XV dal procuratore Marco di Nicolò e Margherita di Francesco Marcello.
Avviato ben presto alla carriera ecclesiastica, il [...] , che nel 1481 scrisse al F. un'operetta consolatoria per la scomparsa del fratello Alvise.
Un altro segno rivelatore degli interessi umanistici del F. è il rapporto di amicizia che dovette intrattenere col cardinal Bessarione e probabilmente anche ...
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BRUZIO, Giovanni Antonio
Bruno Neveu
Nacque il 12 dic. 1614 da Francesco Bruzio (o Bruzzi) e da Elisabetta Mazzoni, a Sant'Angelo in Vado (Urbino). Nel 1638 ottenne la prebenda teologale del capitolo [...] storiche e letterarie del B., la sua varia cultura, ancora troppo legata a schemi enciclopedici, sono individuabili nel rivelatore Discorso accademico (imperfetto), che si legge nel Vat. lat. 11894, ff. 68-86. Il Discorso fu quasi certamente ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); in senso assol., Dio in quanto soggetto...