. Interessa all'ordinamento giuridico determinare la sede legale delle persone, fisiche o giuridiche, nel territorio, non solo ai fini politici ed amministrativi e tributarî, ma anche ai fini dell'esplicazione [...] suoi interessi.
Secondo il nostro diritto, a differenza del diritto romano, si presume che nessun cittadino sia sfornito del domicilio, leggi nazionali o altre ma nelle forme dei procedimenti del rito italiano (v. articoli 105-107 cod. proc. civ ...
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BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] del Maino, del quale s'è già ri&rito il pensiero.
Qui si sono raccolti alcuni dati - l'eclogue slave. ibid., I, pp. 107-129; A. H. Camrbell, Diritto scozzese e diritto romano, ibid., I, pp. 75-87; H. Coing, B. und der Usus Modernus Pandectarum in ...
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Contratti e atti giuridici in generale
Enzo Roppo
Nozioni introduttive
Fatti giuridici ed effetti giuridici
I soggetti del diritto - siano essi individui della specie umana ('persone fisiche', come [...] diritto tende a sottrarsi all'influenza della religione, del rito, del mito, acquistando caratteri sempre più marcati di A differenza che in altri sistemi (per esempio nel diritto romano classico), nel nostro ordinamento c'è libertà di fare contratti ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] francese.
La laurea fu conseguita con una tesi di diritto romano sulla Lex regia: anche in questa scelta si fece sentire che pur nella "macchia che nulla può giustificare" del rito inquisitorio, l'imputato manteneva ancora qualche diritto. Cosa che ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] ebraica, si convertì al cattolicesimo in tarda età. Sposata con il rito civile, fece battezzare il figlio a sette anni, dopo la morte ortodossia dello J., ma alla sua scomparsa L'Osservatore romano (14 maggio 1981) parlò di "opera giudicata di ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] civile e canonico presso l'accademia ecclesiastica del Collegio Romano. Nel 1773 vestì l'abito ecclesiastico, e il arcivescovato di Polotsk, gli sforzi dell'A. per ristabilire la gerarchia e il rito (per tutte, A. a Consalvi, 12 ag. 1803, e Allegati, ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] e facendogli ottenere, il 14 luglio 1661, il vescovato di Catania. Nel 1662 l'A. indusse Alessandro VII ad autorizzare la celebrazione con rito doppio dell'ufficio di S. Agata in tutta la Sicilia.
L'A. morì a Catania il 21 dic. 1663 e fu seppellito ...
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Giovanni Battista Montini (Concesio 1897 - Castelgandolfo 1978). Fu eletto papa il 21 giugno 1963, succedendo a Giovanni XXIII. Di famiglia cattolica molto impegnata sul piano politico e sociale, ordinato [...] per il mantenimento del celibato sacerdotale nella chiesa di rito latino e Humanae vitae (25 luglio 1968) per il (motuproprio Ingravescentem aetatem, 21 nov. 1970, e costituzione apostolica Romano pontifici eligendo, 1° ott. 1975; v. papa). Intanto ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] culto: stabilivano in base a quali regole un qualsiasi rito – sacrale, processuale o negoziale che fosse – doveva . o anche soltanto p., secondo i casi. La carica di p. romano sussume sotto di sé cinque uffici: vescovo della città di Roma, metropolita ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] Persia e la decadenza economica e politica del mondo romano attenuarono e infine interruppero questi rapporti.
Ben presto trasforma, sorge la teosofia e si sviluppa la magia. Il rito prevale sul mito. Si consolidano le teorie della metempsicosi e del ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...