È la cerimonia mediante la quale una chiesa viene destinata al culto. Per i primi tre secoli del cristianesimo non abbiamo testimonianze: dapprima i cristiani celebravano le loro adunanze e il sacrifizio [...] vino e cenere, acqua detta poi gregoriana, probabile imitazione del rito di Mosè in Esodo, XXIV, 6 segg. Altra cerimonia greco e latino, cerimonia che proviene forse dall'antico uso romano di segnare con una grande X sulla terra lo spazio destinato ...
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. Caratteristico genere di sepolcro romano costruito per contenere le ceneri dei cremati, venuto in uso negli ultimi secoli della repubblica, e perdurato poi fino all'età degli Antonini. Le urne cinerarie [...] nella roccia.
Quando nell'età dei primi Antonini al rito della cremazione si andò sostituendo a poco a poco fascicolo 3°; L. Paschetto, Ostia colonia romana, in Dissertazioni Pontificia Acc. Rom. di archeologia, s. 2ª, X (1912), p. 438 segg.; G ...
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LITUO (lituus, talora anche lituum)
Doro Levi
Era così chiamato il bastone, grosso, dall'estremità superiore arcuata, e senza nodi, adoperato dagli auguri per la delimitazione del templum, cioè dello [...] Romolo si era servito per ripartire secondo il rito etrusco le regioni della città da lui fondata, 1, col. 804 segg.; sullo strumento musicale cfr. anche J. Marquardt, in Hand. d. röm. Altert., V, Lipsia 1884, pp. 2, 420, 552; Jan, in A. Baumeister, ...
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. Antica divinità romana, strettamente connessa a Marte; anzi, in origine, nulla più che la rappresentazione concreta della principale forma d'attività di quel dio, cioè del bellum, della guerra. Verso [...] Tale rito consisteva principalmente nel gettare una lancia insanguinata, attraverso il confine, dal territorio romano in I, 987 segg.; Drexler, in Roscher, Lexikon d. griech. und röm. Mythologie, II, col. 2215 segg.; G. Wissowa, Religion und Kultus ...
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. Il 14 o 15 maggio si celebrava in Roma un rito, al quale partecipavano le vestali, i pontefici, il pretore e i cittadini; le vestali gettavano dal Ponte Sublicio, l'antichissimo ponte di legno, ventisette [...] radice arg "bianco", e si riferiva quindi a questo rito il detto sexagenarios de ponte, cioè: si gettino i II, p. 265; Steuding, in Roscher, Ausführl. Lexikon der griech. u. röm. Mythologie, I, col. 496; G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl ...
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Antica denominazione di una località sul fiume Kir (Kur), Oltre-Caucaso, sulle rive del Caspio, press'a poco nei confini dell'odierna repubblica sovietista dell'Azerbajdžan (Širvan e parte meridionale [...] loro terra. Poi gli Albanesi assalirono l'esercito romano; ma furono sconfitti e dovettero egualmente prestare aiuto a religione, adoravano il sole e in particolar modo la luna: rito comune con quasi tutti gli antichi popoli del Caucaso. Avevano ...
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. L'aggettivo "apostolico" si trova, fin dal sec. II, riferito a cose o persone in istretta relazione con gli Apostoli: perciò il Cotelier lo usò per designare un gruppo di scrittori, contemporanei o immediati [...] cui essa diede origine: dai problemi pratici dell'organizzazione ecclesiastica, della preghiera, del rito, dei rapporti con il giudaismo e con il mondo greco-romano alla penitenza, dai doveri morali del cristiano alla difesa contro le accuse rivolte ...
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SAN MARCO Argentano (A. T., 17-18-19)
Giuseppe Isnardi
Cittadina della Calabria in provincia di Cosenza, sulle falde NE. della Catena costiera paolana nel bacino del torrente Follone (influente dell'Esaro), [...] Marco Argentano risponde a un piccolo centro bruzio e poi romano, detto Argentanum forse da vicine miniere di argento (ricordato da un castello oggi scomparso. San Marco fu sede vescovile di rito latino forse sin dal 1179 (fusa nel 1818 con quella ...
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Rito proprio del culto di Cibele, affine al taurobolio, ma meno importante. La cerimonia consisteva in origine nella cattura di un ariete che veniva sgozzato su di una fossa a questo scopo preparata, sotto [...] riceveva la doccia del sangue della vittima. Naturalmente, durante l'Impero romano la cerimonia della cattura si ridusse a un simulacro, ma un passo di Prudenzio ci descrive il rito con parole così vive, che tradiscono un ricordo personale. Troviamo ...
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M Arabizzamento del greco ῥωμαῖοι, siriaco rhümāyē, nel suo senso bizantino di suddito dell'Impero romano d'oriente. La voce ricorre già nel Corano (XXX, 1) e fa rūmī al singolare; è usata dagli scrittori [...] il Maghreb rūmī significa europeo o cristiano; in Egitto, Palestina e Siria i Rūm sono i greci ortodossi e i cattolici di rito greco (melchiti). In persiano e turco, fin dal sec. XII, furono chiamati Rūm i Turchi dell'Asia Minore e poi dell'Europa ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri...