Vedi STUPA dell'anno: 1966 - 1997
STŪPA (v. vol. VII, p. 533)
J. Irwin
C. Lo Muzio
p. 533). India. - Nome sanscrito (in pāli thūpa e anche dāgaba) indicante un monumento religioso, originariamente destinato [...] concezione originaria dello 5. e il tradizionale rito del suo ingrandimento è offerta dagli scavi degli esemplificata dai due s. M.III e M.V di Miran, nel Xinjiang sud-orientale. Entrambi i monumenti, con base circolare modanata (diam. c.a 4 m), ...
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Vedi GIAPPONESE, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GIAPPONESE, Arte
A. Tamburello
Le isole del Giappone hanno avuto sicuramente insediamenti umani sino dall'epoca del Pleistocene; è tuttavia soltanto in relazione [...] , di caccia, di pesca o d'altra attività di lavoro o di rito. Ma il naturalismo è solo in una scelta di temi, non in giapponese), Tokio 1939; K. Komai, N. Egami, S. Goto, Oriental Archaeology, Tokio 1939; S. Mitsumori, The Primitive Culture of Japan, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove religioni e culti misterici
Lara Sbriglione
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani hanno sempre integrato nella propria religione [...] danze frenetiche e si flagellano. È probabile che il rito della castrazione abbia luogo in questo giorno.
Arnobio
Contro i e Serapide, Cibele e Attis, e Mitra, altri dèi di origine “orientale”si istallano a Roma e nell’impero, in epoche diverse, e ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] i genitori del M. si erano sposati nel 1919 con il solo rito civile. La famiglia viveva tra Firenze, le sue tenute e la proponendosi al pittore Hans Joachim Staude, sensibile alla cultura orientale e al buddismo, come suo allievo a Firenze; con ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] si hanno infine riguardo ai recipienti utilizzati per il rito del battesimo, che oltre alla vasca battesimale prevedeva locali, dall'altra favorì l'importazione delle spoglie di quelli orientali e l'inventio di corpi santi, cui furono ben presto ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo orientalizzante
Antonio Giuliano
Il periodo orientalizzante
Il periodo orientalizzante rappresenta il momento di acquisizione, da parte delle popolazioni [...] una miriade di oggetti minori dimostra l’intensità del rito. Ciascuno, con propria sensibilità, può manifestare con modifichi e si adegui al presente. Il patrimonio degli elementi orientali che si insinua sin nell’intimo della civiltà greca fu presto ...
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ALKAMENES, 1° (v. vol. I, p. 255)
A. Delivorrias
Gli studi più recenti sullo scultore non hanno ampliato la prospettiva delle ricerche sull'argomento. Mentre restano oscuri i particolari biografici e [...] stata ripetutamente posta in relazione con la peplophòros del frontone orientale del Partenone come pure con i frammenti, affini per e di Afrodite. Sulla base di quanto è noto del rito delle Arrhephòroi e del ruolo del Santuario di Afrodite dei ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] come conclusione definitiva dell'accompagnamento funebre; nell'area orientale delle t. a carro la deposizione è accompagnata frequente la concentrazione delle sepolture, possibile specialmente se il rito era crematorio: è il caso di colombarî (v.) ...
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Vedi MALTA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MALTA
F. Biancofiore
Preistoria e protostoria. L'arcipelago maltese, che prende nome dalla maggiore delle sue tre isole (Malta, Comino e Gozo), riveste una importanza [...] conto dei risultati ottenuti per le culture del Bronzo in Sicilia orientale e nell'arcipelago delle Lipari. Dopo gli studî dello Zammit e .
È opinione corrente che con la comparsa del rito ustorio, documentato nella necropoli di Tarxien, si apre ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] liquidi, ma a prescindere dal tipo di offerta il rito non mutava, inteso sempre come un banchetto al quale Giulia e quindi di Augusto. Non tutti i culti di origine orientale furono accolti ufficialmente a Roma con la stessa precocità e con ...
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ruteno
rutèno agg. e s. m. [dal lat. mediev. Rutheni, der. di Ruthenia (v. la voce prec.)]. – 1. letter. Russo: Morian per le rutene Squallide spiagge, ahi d’altra morte degni, Gl’itali prodi (Leopardi, alludendo alla spedizione napoleonica...
concelebrazione
concelebrazióne s. f. [der. di concelebrare]. – Nella liturgia cattolica, particolare forma di celebrazione della messa: si ha quando più sacerdoti riuniti insieme attorno a un solo altare, sotto la presidenza del vescovo o...