Gli Albanesi vennero nell'Italia meridionale a varie riprese, dalla metà del sec. XV in poi. Il primo contingente, comandato da Demetrio Reres, giunse per invito di Alfonso I d'Aragona che, in stretti [...] nelle loro pratiche di culto, seguaci com'essi erano del rito greco. Ma, in realtà, gli Albanesi vissero povera vita: specialmente quando fu costretta ad abbandonare la sua politica orientale, per la quale aveva contato sul loro aiuto, nulla ...
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SALOMONE, Isole (A. T., 162-163)
Giuseppe GENTILLI
Raffaello BATTAGLIA
Arcipelago dell'Oceania, compreso tra 154°5′ e 164°20′ E., e tra 2° e 13°30′ S., appartenente alla Melanesia. Per i caratteri geologici [...] Caratteristico dell'arcipelago, un piccolo coccodrillo, estrema avanguardia orientale del gruppo. Per quanto riguarda gli uccelli, vicine le salme vengono bruciate. Le tribù che praticano questo rito funebre non si cibano di carne umana, uso che era ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa
Giovanni Caprile
(App. IV, II, p. 82)
Superate le conseguenze dell'attentato del 13 maggio 1981, compiuto dal terrorista turco di estrema destra Mehemet Ali Agça, G. P. ii si [...] procede in profondità anche se con nuove difficoltà dovute alla presenza di cattolici di rito grecobizantino nei territori dell'Europa orientale, specialmente in Ucraina; analogamente quelli bilaterali con altri gruppi. Pur tra molte difficoltà ...
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Giacomo Della Chiesa, nato a Genova il 21 novembre 1854 dal marchese Giuseppe e da Giovanna dei marchesi Migliorati, morto il 22 gennaio 1922. Seguì i corsi di giurisprudenza e si laureò nel 1875 svolgendo [...] ma, più modestamente, nella cappella Sistina, per dare al rito il puro necessario ed evitare dinanzi al lutto della guerra costituendo la Congregazione della chiesa orientale e l'Istituto pontificio degli studî orientali. Promulgò con la più grande ...
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Nel Vangelo (Luca, XXIV 50-53) e negli Atti degli Apostoli I,1, segg.) si legge che Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua resurrezione, dal Monte degli olivi, dove aveva iniziato la sua passione, alla presenza [...] fatta dal diacono dopo la lettura del Vangelo: nel rito ambrosiano il cero pasquale è elevato fino alla vòlta della simmetria e alla maestà delle grandi linee dell'antico schema orientale-bizantino. Poi questo soggetto fu quasi del tutto tralasciato. ...
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GUZAI Circoscrizione amministrativa (commissariato regionale) della Colonia Eritrea, situata nella parte SE. dell'Eritrea propriamente detta (esclusa la Dancalia), confinante a sud con la provincia abissina [...] che si forma da due rami quasi equivalenti, uno dei quali nasce alle falde orientali dei Soira, l'altro - il Mai Muna - segna per un certo tratto grandi ceppi: 1° gli Abissini, cristiani di rito copto, parlanti tigrino, che abitano in villaggi fissi ...
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Nelle chiese di disciplina bizantina è così detto il superiore di ogni monastero importante, e corrisponde esattamente all'abate dei Latini. È talvolta adoperato come sinonimo di egumeno, specialmente [...] occidentali di rito latino non possono essere nominati archimandriti, essendo questa dignità propria della Chiesa orientale. Non soltanto quelli. Quando Leone XIII prescrisse il ritorno a un rito puro, doveva scomparire l'uso della corona, del mandia ...
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. Popolazione insediata fra la costa del Mar Rosso e le pendici dell'altipiano etiopico, dalla penisola di Buri al golfo di Tagiura e all'Harrar (v. dancalia). Il nome (dancali, pl. danachil) è di origine [...] avviene per compra e la cerimonia, fatta secondo il rito musulmano, non è accompagnata da feste speciali. Pochissimi i V. Giuffrida-Ruggeri, Nuovi studi sull'antropologia dell'Africa orientale, in Archivio per l'antropologia, XLV, Firenze 1916. ...
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Nome assegnato, nell'Europa orientale, a una provincia governata da un bano. Il più noto è il banato di Timişoara, quadrilatero limitato dal Mureş, dal Tibisco, dal Danubio e dagli alti massicci dei Carpazî, [...] (528), Slavi e Magiari. Questi ultimi, costituendo un regno cristiano, sottomisero il Banato, che fu evangelizzato da monaci di rito greco, e conservò una certa autonomia sotto i suoi bani. Nel sec. XIII si ebbero le stragi operate dai Tartari ...
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. Popolo di stirpe slava, trae la sua origine dalla patria comune degli Slavi in Transcarpazia, dalla quale immigrò probabilmente nel sec. VI d. C. nelle sue sedi odierne, non ancora come popolo unito, [...] più i Cèchi all'Occidente. Per merito del principe Venceslao (921-929), il primo santo cèco, il rito latino fu accettato invece di quello orientale (paleoslavo). Poco dopo, per opera dei successori di Venceslao, i duchi Boleslao I e II, si compì ...
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ruteno
rutèno agg. e s. m. [dal lat. mediev. Rutheni, der. di Ruthenia (v. la voce prec.)]. – 1. letter. Russo: Morian per le rutene Squallide spiagge, ahi d’altra morte degni, Gl’itali prodi (Leopardi, alludendo alla spedizione napoleonica...
concelebrazione
concelebrazióne s. f. [der. di concelebrare]. – Nella liturgia cattolica, particolare forma di celebrazione della messa: si ha quando più sacerdoti riuniti insieme attorno a un solo altare, sotto la presidenza del vescovo o...