DIAZ GARLON, Pasquasio (Pasquale)
Felicita De Negri
Nato a Daroca in Catalogna nella prima metà del sec. XV, giunse come "miles" a Napoli, al seguito di Alfonso d'Aragona, probabilmente attratto, come [...] "messere" (o "mossen") Pasquale (o Pasquasio), senza altri appellativi. E proprio al fido castellano toccò alla morte di Ferrante officiare il "ritodipassaggio" che segnava l'insediamento del nuovo sovrano consegnando Castelnuovo ad Alfonso, duca ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] da un tronco d’olivo, o la dea nelle vesti di Atena Iliàs si aggiungono le statue di devoti femminili e maschili, appartenenti al ceto alto, che celebrano il ritodipassaggio alla maggiore età.
L’assetto aristocratico della società si manifesta ...
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Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà [...] della società siciliana, nelle quali si entra attraverso un ritodi affiliazione e che restano stabili nel tempo in determinati di confraternite, società di mutuo soccorso, circoli, e nel passaggio al nuovo secolo anche una complessa struttura di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] nell’I. settentrionale, il momento dipassaggio tra il Neolitico e il Bronzo.
Nella cultura di Remedello (➔), diffusa a nord del Po In questa zona, accanto al rito inumatorio, compare già la cremazione (necropoli di Povegliano e Monte Lonato).
La ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] necropoli, come quella di Aulnay-aux-Planches, attestano la continuità del rito funerario della cremazione – surrealista giunge all’informale, mentre il cubismo è una tappa dipassaggio per la ricerca dei più rilevanti esponenti dell’astrattismo (H.- ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] per il proprio figlio. La cerimonia è semplice e consiste nel passaggio della donna nella casa dello sposo, di cui entra a far parte; abbastanza frequente è però anche il rito religioso celebrato nei templi shintoisti. Alle volte, quando i genitori ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] Monza escluse la musica strumentale in omaggio all'austerità del rito ambrosiano quando non fosse quella dell'organo, nelle sfere dei l'autorità di difensore, così da sembrare - come scrive A. Ratti - quasi il punto dipassaggio dalla costituzione ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] di un candidato dipassaggio e con una non lunga prospettiva di vita, la cui elezione avrebbe consentito di cerimonie dirito, fu seppellito in S. Pietro. Prima del trapasso aveva chiesto che la sua bara fosse tumulata nella cripta dell'altare di S ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] è costituito da una sostanziale prosecuzione delle tendenze che la corte di Federico e di Manfredi aveva patrocinato. La notizia vasariana secondo cui Carlo I d'Angiò, dipassaggio per Firenze, avrebbe fatto visita a Cimabue "in certi orti appresso ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] interpretata come un ritodi accettazione del vassallaggio. L'attento controllo esercitato sull'elezione di N. faceva pesare contestare le argomentazioni con cui giustificava il suo rapido passaggio dallo stato laico al patriarcato; a Michele III ...
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battesimo
battéṡimo (ant. e poet. battésmo) s. m. [lat. eccles. baptismus, dal gr. βαπτισμός propr. «immersione»]. – 1. a. Rito con cui una persona, mediante abluzione e l’osservanza della forma prescritta, entra a far parte della Chiesa:...
segregazione
segregazióne s. f. [dal lat. tardo segregatio -onis, der. di segregare (v. segregare); il sign. 1 b è un calco semantico dell’ingl. segregation; i sign. del n. 2 sono ricalcati sul fr. ségréger «separare una parte dalla massa,...