rap
Ernesto Assante
Discorsi su ritmi battenti
Il termine rap è comparso nella lingua inglese all’inizio del 20° secolo con il significato di «conversazione» o «discussione informale», ma è passato [...] Livingstone) e Grandmaster Flash (Joseph Saddler), tra i primi a sperimentare la tecnica dello scratch (l’effetto ritmico ottenuto con manipolazione della rotazione del disco in vinile sul giradischi).
I grandi successi
La storia del moderno rap ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] baritono (H. Carney), poi, nel corso degli anni 1930, il vibrafono (R. Norvo, L. Hampton), mentre anche dalla sezione ritmica emersero i primi grandi solisti: Z. Singleton e G. Krupa per la batteria, Jimmy Blanton per il contrabbasso, C. Christian ...
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polifonia
Guido Turchi
L’insieme armonico di molti suoni
Il termine polifonia, di origine greca, significa «molti suoni» e indica un tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più [...] dal tenor (così detto perché teneva lungamente le note).
A questi mutamenti erano volti anche i disegni ritmico-melodici, che venivano distinti da specifiche intitolazioni in relazione alla loro conformazione (conductus, motetus, organum melismatico ...
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Francesconi, Luca
Guido Barbieri
Compositore, nato a Milano il 17 marzo 1956. Musicista antiaccademico per istinto e vocazione, interessato a tutte le dimensioni possibili del suono, è una delle personalità [...] orizzonte stilistico appartiene, in questo periodo, anche Mambo per pianoforte (1987), in cui si sovrappongono un ostinato ritmico nel registro grave, una serie di linee diatoniche ascendenti-discendenti e, infine, una sequenza di accordi martellati ...
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GOULD, Glenn Herbert
Lorenzo Tozzi
Pianista, scrittore e compositore canadese, nato a Toronto il 25 settembre 1932, morto ivi il 4 ottobre 1982. Dopo aver studiato pianoforte con A. Guerrero e organo [...] , lo portò infatti a contatto con espressioni diverse. Il suo stile interpretativo era improntato alla chiarezza e al dinamismo ritmico. Nel vasto catalogo discografico s'impone l'integrale dell'opera pianistica di A. Schönberg. Dotato di forte ...
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Copland, Aaron
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 14 novembre 1900, da famiglia di ebrei russi immigrati (il cui cognome originario era Kaplan), e morto a Tarrytown [...] , rilevabile per es. in Music for the theatre (1925) e nel Jazz concerto (1926), si manifesta soprattutto sul piano ritmico, e costituisce un sottofondo di molti suoi lavori (da ricordare il Concerto per clarinetto, 1948, dedicato a B. Goodman). Le ...
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direttore d'orchestra
Ernesto Assante
Il maestro di musica con la bacchetta
Il direttore d'orchestra è colui che dirige con gesti codificati un gruppo di strumentisti, ed eventualmente anche di coristi [...] 'atmosfera espressiva dell'opera da eseguire, solo in questo modo riuscendo a determinare quello che lui stesso chiama "sentimento ritmico".
I gesti del direttore d'orchestra
In epoca barocca, la guida degli ensembles era affidata a un membro dell ...
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Mancini, Henry (propr. Enrico Nicola)
Paolo Patrizi
Musicista e compositore statunitense, di origine italiana, nato a Cleveland il 16 aprile 1924 e morto a Los Angeles il 14 giugno 1994. Figlio di una [...] , ampiamente manipolato dalla produzione, per aver chiaro il valore della colonna sonora. Ossessiva sotto il profilo ritmico-timbrico, estremamente composita, ricca di innesti etnici derivati dalla musica messicana: un autentico esercizio di stile ...
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Diritto
Si intendono per m. tutte le rappresentazioni mentali che determinano un soggetto a dare una certa regola ai propri interessi, ponendo in essere un negozio giuridico (per es., l’acquisto di un [...] In generale, idea melodica di senso compiuto, facilmente ricordabile. In particolare, frammento di frase, caratterizzato sul piano melodico-ritmico, suscettibile di un compiuto sviluppo, cioè di fungere da nucleo per una più ampia costruzione (➔ tema ...
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disco-music
Ernesto Assante
La musica nel frullatore
Stile di musica da ballo originaria degli Stati Uniti che affonda le sue radici nel funk e nella soul music, la disco-music prende piede nei club [...] di sezioni d'archi. Nel tempo in 4/4 il battito in levare della coppia dei cimbali del charleston diventa l'elemento ritmico distintivo.
Dalla scalata delle classifiche…
Relegata nell'ambiente dei club di New York e di Los Angeles nei primi anni ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...