D'ESPOSITO, Salvatore (Salve)
Alessandra Cruciani
Nacque a Sorrento il 9 ag. 1903 da Gennaro, organista e compositore, e da Luisa De Luca, violinista. Giovanissimo, rivelò spiccate doti musicali, iniziò [...] tra una sensibilità tutta partenopea per ispirazione poetica e melodica e un discorso musicale decisamente moderno nell'andamento ritmico. Nel volgere di pochi mesi raggiunse notorietà internazionale, entrando a far parte del repertorio dei maggiori ...
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CERESINI, Giovanni
Claudia Colombati
Figlio di mastro Donino e di Isabetta Salarini, secondo G. Vecchi sarebbe nato a Cesena il 1ºmaggio 1584 e morto a Ferrara verso il 1659, anno a cui risale anche [...] " ed "un sicuro tono drammatico" raggiunto sia con l'interpretazione delle parole ispirata al sentimento, sia attraverso il confronto ritmico dei diversi gruppi" (Vecchi). Nel suddetto stile si ricorda: Madrigali concertati a 2-3 e 4 voci, con il ...
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GARGIULO, Terenzio
Elisabetta Di Pietrantonio
Francesca Scaglione
Nacque il 23 nov. 1903 a Torre Annunziata (Napoli), da Gaspare e Concetta Romano. Compì gli studi musicali presso il conservatorio [...] , di particolare condensazione ed equilibrio espressivo, è articolato in tre movimenti: Sinfonia, costruita sulla contrapposizione dell'elemento ritmico, concentrato nel settore degli ottoni, e di quello melodico, affidato ad archi e legni, fino a ...
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MANTICA, Francesco
Lara Sonja Uras
Nacque a Reggio Calabria il 23 dic. 1875 da Ignazio e da Antonietta Vernì. Appartenente a una importante famiglia reggina, ricevette i primi rudimenti della musica [...] Ode per il giorno di S. Cecilia di G.F. Händel, di cui curò anche la traduzione dall'inglese e l'adattamento ritmico del testo poetico di J. Dryden (eseguita nel 1954 sotto la direzione di V. Gui); trascrisse tre composizioni di G. Carissimi: Militia ...
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GASTOLDI, Giovanni Giacomo
Salvatore De Salvo
Nacque a Caravaggio, nel Bergamasco, intorno al 1555. La sua formazione musicale avvenne nella cappella della chiesa di S. Barbara in Mantova fatta erigere [...] polifonia e monodia accompagnata. Il genere del balletto, da lui codificato, che evidenzia da un lato l'aspetto ritmico della frase musicale e dall'altro l'elemento ludico spettacolare, fu ripreso con successo da numerosi musicisti, in Inghilterra ...
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CONCONE, Paolo Giuseppe Gioacchino
Maria Borgato
Nacque a Torino il 12 sett. 1801e nella sua città iniziò gli studi musicali; tuttavia mancano notizie sulla sua formazione e sulle sue prime esperienze [...] prefazione, elementi di didattica relativi alla emissione della voce e all'assimilazione da parte dell'allievo dei valori ritmico-melodici, mentre ogni esercizio è corredato di suggerimenti validi per una corretta esecuzione.
Tornato a Torino nel ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] D. Arnold (in Die Musik in Gesch. und Gegenwart), l'influenza di Orlando di Lasso: spesso differenziati dal lato armonico e ritmico, i mottetti di Giuseppe si discostano, nella forma a 8 o più voci, dal modello a doppio coro veneziano, manifestando ...
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DONATO da Cascia (Donatus de Florentia)
Paolo Cecchi
Le scarse notizie sulla vita di questo compositore, attivo nella seconda metà del XIV secolo, si ricavano quasi esclusivamente dalle fonti che conservano [...] parte del madrigale L'aspido sordo e'ltirello scorzone, sono piuttosto liberi sia dal punto di vista intervallare che ritmico.
Nell'opera di D. si riscontra una maggior stabilità tonale rispetto alle composizioni dei primi protagonisti dell'ars nova ...
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PASQUINI, Ercole
Paul R. Kenyon
PASQUINI, Ercole. – Organista e compositore, nato presumibilmente a Ferrara, probabilmente nel quinto decennio del XVI secolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
A detta [...] da Pasquini si rivelò cruciale, in direzione delle canzone di Frescobaldi. Mentre i napoletani variavano soltanto l’assetto ritmico dei soggetti, Pasquini ne variò anche la struttura intervallare, dilatando in questo modo il concetto napoletano della ...
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GRANATA, Giovanni Battista
Pasqualino Bongiovanni
Figlio di Benedetto, nacque probabilmente a Torino nel 1622; tuttavia non è stato ritrovato alcun documento che confermi i natali torinesi di questo [...] la presenza nell'opera seconda di una corrente e di un'allemanda di derivazione francese. Vivi dal punto di vista ritmico, i brani di questo volume sono animati da rapide figurazioni di biscrome, e dalla continua presenza di pause e sincopi ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...