FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] felice nel 1956, La donna del lago nel 1957, Adina nel 1963, L'equivoco stravagante nel 1965). Il F. curò anche le ritmiche di opere in lingua straniera (come Guerra e pace di S.S. Prokof´ev) e alcune riduzioni per canto e pianoforte (come Debora ...
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CANOVA (Canona), Francesco (Francesco da Milano)
Ariella Lanfranchi
Figlio di Benedetto, nacque a Monza il 18 agosto del 1497. Frammentarie sono le notizie sulla sua vita ed attività. Incerta è la sua [...] alcune delle sue composizioni più felici), di musiche cioè che - come scriveva sempre il Chilesotti - "col loro movimento ritmico più spigliato ed arioso, col loro complesso armonico più semplice e schietto di quanto appariva nel Madrigale italiano ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] tradizionali fissi, nonché l'entità dell'alterazione e della variazione, sia a livello melismatico che a livello ritmico-tonale; da un punto di vista formale le varianti possono infatti considerarsi come determinanti, poiché la loro variazione ...
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DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] punto di vista musicale il brano si caratterizza per l’accentuato melodismo; l’arrangiamento – l’assetto sonoro e ritmico complessivo coi quali il brano viene presentato – ne sottolinea la connotazione fortemente emotiva; la vocalità espressiva e ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] ). Quest’esperienza lasciò traccia nell’energia dell’Ouverture da concerto per orchestra (1931) e in quell’«oscuro impulso ritmico» che il suo primo biografo, Lele (Fedele) d’Amico, individuò negli esordi del compositore (Goffredo Petrassi, Roma 1942 ...
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GABRIELI, Giovanni
Rossella Pelagalli
Nacque a Venezia tra il 1554 e i primi mesi del 1557 (1556 more veneto) da Pietro di Fais e da Paola Gabrieli, sorella di Andrea (i figli della coppia assunsero [...] è ampiamente percettibile sia nell'adozione di una scrittura semplice e accordale, sia nell'impronta chiaramente popolaresca dell'elemento ritmico. Una maggiore aderenza al testo poetico si manifesta peraltro nei madrigali a 5 e 6 voci, ove l'audace ...
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CASIMIRI, Casimiro Raffaele
Maria Caraci
Nacque da Margherita Angeletti e da Augusto a Gualdo Tadino (Perugia) il 3 novembre del 1880. Compì i suoi studi classici nel seminario di Nocera Umbra, dove [...] a capire e svelare il sistema metronomico degli antichi polifonisti, arrivò a formulare la teoria del tactus come equivalente ritmico regolare del polso umano; si oppose sempre a un tipo di esecuzione polifonica freddo e ieratico, imponendo il suo ...
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CIRRI, Giambattista
Claudia Colombati
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Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Forlì il 1º ott. 1724 (secondo il Montanelli e lo Schmidl sarebbe nato nel 1740). Assai scarse sono le notizie biografiche [...] ", caratterizzato "non dalla ripercussione del tema, ma da un nuovo disegno, che del tema mantiene soltanto l'andamento ritmico" (p. 222).
Il C., pur essendo esponente tipico della musica strumentale italiana della sua epoca, risente dello stile ...
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D'ELIA, Antonio
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Nacque a Mirabella Eclano (Avellino) il 26 ag. 1897 da Pompilio e Teresa Maria Palermo. Appena undicenne, su suggerimento di Amarando Forgione, un giovane appassionato di musica che [...] , riuscendo a mettere in rilievo una ricca gamma di effetti strumentali sostenuti da una multiforme e varia tavolozza ritmico-armonica.
Tra le sue composizioni, oltre a quelle citate, si ricordano: Notturno per archi, Scherzo per archi (Napoli ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] la sua caratteristica di 'affabulazione musicale', come lungo monologo di protesta in cui la musica fa da sfondo ritmico a un testo articolato in un linguaggio popolare, spesso uno slang metropolitano ricco di onomatopee, basato su semplici ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...