BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] La completa obliterazione della 'formula'. II. La creazione della forma. III. L'attuazione del più vasto sviluppo tonale e ritmico possibile oggi. IV. La suprema incarnazione del dramma": vedi Tutti gli scritti, p. 1107), le quali furono intese come ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] scoperta di ascose e rare sensibilità, quasi strematore di ogni venustà della forma e di ogni pieghevolezza dell'oscillare ritmico; e con una cultura formidabile, una scelta perfino furba, un ricorso ad esperienze eccentriche o inapprezzate o scadute ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ’) e beffardo, nel gioco inesauribile delle battute e nella varietà dei registri riflette il patrimonio linguistico, espressivo, ritmico della cultura latina del tempo; è anche un chiaro esempio di quanto il tradurre da modelli stranieri (Menandro ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] astrattezza, ma diretta a una espressione di tono rara, indefinita, e a fermare anche con l’aiuto o sull’avvio ritmico una sospensione o un’assorta effusione interiore, fino al risultato d’uno scavo rivolto a consumarsi in un’immobilità contemplativa ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] ). Ma, in confronto alla traduzione di Lucano, si nota uno scadimento irreparabile, anche riguardo allo stile e al vigore ritmico dei versi.
Una grave disgrazia familiare si era intanto abbattuta sul Cassi. L'unica figlia Elena, che aveva sposato il ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] e ritmo, che la revisione operata in vista dell'antologia del 1598 attenuerà in favore di una continuità ritmico-sintattica e di un superamento delle influenze dellacasiane inizialmente presenti. Significativo, in vista della dispositio per generi ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] lirica tradizionale, "Odio l'usata poesia", cui veniva contrapposta la strofe "vigile, balzante / co'l plauso e'l piede ritmico ne' cori", non rappresentava l'apertura verso schemi meno rigidi ove il discorso poetico potesse distendersi in più libera ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] ), o dilatorio (creare un effetto di suspense, ritardando il verificarsi di un avvenimento atteso e prevedibile), o anche uno scopo ritmico e demarcativo (le descrizioni di Parigi in Une page d'amour di Zola, che scandiscono l'intreccio a intervalli ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] di una canzone), laddove il sonetto tende a saldare le cesure tra quartine e terzine nell'unità di un movimento ritmico-sintattico (di solito iterativo). Rispetto a queste due componenti il calco petrarchesco non costituisce mai il centro di una ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] come pura estensione del contenuto" e, soprattutto, la necessità anche tecnica per il poeta di recuperare - a livello metrico e ritmico - "la piena potenza della voce umana". Quella di Olson fu opera certamente seminale, il cui influsso non si limita ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...