DONATO da Cascia (Donatus de Florentia)
Paolo Cecchi
Le scarse notizie sulla vita di questo compositore, attivo nella seconda metà del XIV secolo, si ricavano quasi esclusivamente dalle fonti che conservano [...] parte del madrigale L'aspido sordo e'ltirello scorzone, sono piuttosto liberi sia dal punto di vista intervallare che ritmico.
Nell'opera di D. si riscontra una maggior stabilità tonale rispetto alle composizioni dei primi protagonisti dell'ars nova ...
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Pubblicitario, film
Bruno Di Marino
Per f. p. (o short pubblicitario, o spot, o ancora, nei Paesi anglofoni, commercial) si intende un cortometraggio di pochi secondi o minuti, che ha la funzione di [...] Privat (1935). Specie nel secondo caso è la forma sottile e rettangolare delle sigarette che si presta al gioco ritmico-astratto. Nello stesso periodo lo scultore e animatore neozelandese Len Lye realizzò in Gran Bretagna, su commissione del settore ...
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Manfredi re di Sicilia
Arsenio Frugoni
Nacque nel 1232, figlio illegittimo dell'imperatore Federico Il di Svevia e di Bianca Lancia: " ex damnato coitu derivatus " (Saba Malaspina); " quamvis [Federico] [...] riferire le cinque parole che M. avrebbe pronunciato in punto di morte: " Deus propitius esto mihi peccatori " - un verso ritmico - può far supporre una precedente fonte versificata.
Della sepoltura di M. dette notizia a Clemente IV lo stesso Carlo d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fra gli ultimi decenni del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento Perugino è [...] , fra i quali lo stesso Perugino –, e le figurine guizzanti in lontananza sono vivacizzate grazie al linguaggio ritmico che Pietro ha imparato dagli artisti toscani, Verrocchio, Pollaiolo, Botticelli. Nella rappresentazione circola un’inedita luce ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] lingue (classiche, come il latino o il greco, ma anche moderne, come il finlandese) che hanno un sistema quantitativo, e dunque ritmico (per l’alternanza di vocali lunghe e brevi), piuttosto che uno accentuale come il nostro. Dal punto di vista dell ...
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Vertigine
Renato Grasso
Francesco Lacquaniti
Bruno Callieri
Con il termine vertigine (dal latino vertigo, "capogiro", derivato di vertere, "volgere") si intende una sensazione illusoria di rotazione [...] Oltre all'anamnesi clinica, il segno chiave nella diagnostica dei disturbi vertiginosi è il nistagmo oculare, che consiste nel movimento ritmico degli occhi composto da una fase lenta e una fase rapida in direzioni opposte; in assenza di nistagmo la ...
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IZZO, Carlo
Maddalena Pennacchia Punzi
Nacque a Venezia il 19 luglio 1901, figlio unico di Vincenzo, già bersagliere e impiegato delle Imposte, e Antonietta Lombardo. Conseguito il diploma superiore, [...] Lear, sequenza di surreali poesiole di cinque versi, note come limericks, dove al rigore dello schema metrico e ritmico, corrisponde l'assoluta illogicità del contenuto. L'ardua sfida a tradurre l'intraducibile sembrava richiedere le virtù di intuito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Là dove la parola non arriva subentra il movimento corporeo, come manifestazione di giubilo [...] (come poi anche in XXXI, 131-2), Dante conferma il ruolo determinante del solista dal cui solo canto è scandito l’andamento ritmico del ballo (“e dal canto di questa / l’altre toglien l’andare e tarde e ratte”). Mentre ancora in Paradiso (XXIV, 17 ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] , silenzi e sguardi. Dal punto di vista formale apparve fortemente influenzato sia dal montaggio sovietico, sia da quello ‘ritmico’ di René Clair, sia da quello ‘musicale e sinfonico’ di Berlin, Symphonie einer Großstadt (Berlino, sinfonia di una ...
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PASQUINI, Ercole
Paul R. Kenyon
PASQUINI, Ercole. – Organista e compositore, nato presumibilmente a Ferrara, probabilmente nel quinto decennio del XVI secolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
A detta [...] da Pasquini si rivelò cruciale, in direzione delle canzone di Frescobaldi. Mentre i napoletani variavano soltanto l’assetto ritmico dei soggetti, Pasquini ne variò anche la struttura intervallare, dilatando in questo modo il concetto napoletano della ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...