Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] , e non solo linguistica, delle avanguardie. Non si intende qui tanto alludere ai tentativi di cinema puro, astratto, ritmico, legati alle ricerche artistiche sulle forme geometriche in movimento, quanto a quei prodotti che, negli anni Venti e Trenta ...
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INSULARE, Arte
J. Higgit
L'espressione arte i. in senso letterale è riferita all'arte della Britannia e dell'Irlanda nel corso dell'Alto Medioevo. Trattandosi di una definizione dal carattere sovranazionale, [...] una sua identità (Small, Thomas, Wilson, 1973).La produzione anglosassone di opere in metallo conservò il gusto per l'ornamentazione ritmica zoomorfa, come mostra l'elmo di York; vi ricorre come motivo decorativo anche il tralcio di vite, come per es ...
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RAINALDI, Carlo
Cristiano Marchegiani
RAINALDI, Carlo. – Nacque a Roma il 4 maggio 1611, da Girolamo, architetto papale e «del Popolo Romano» (Mandl, 1933, p. 578), e da Girolama Verovio (cfr. la voce [...] spazio concavo absidale con un’edicola colonnata ispirata agli eterodossi Tempietti di Montano. Il frontale movimento plastico e ritmico sarebbe stato ripreso da Rainaldi, in più rigido assetto, nella loggia a suggello dei lavori a palazzo Borghese ...
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TOSCANINI, Arturo.
Giuseppe Rossi
– Nacque a Parma il 25 marzo 1867, primogenito di Claudio e di Paola Montani (seguirono le sorelle Narcisa, Ada, Zina); fu registrato l’indomani con i nomi di Arturo [...] ).
I successi si accompagnarono però a contrasti con il consiglio direttivo e talvolta a critiche della stampa per la rigidità ritmico-metrica e i tempi spediti delle sue esecuzioni. Fra i primi è da ricordare lo scontro con i dirigenti del teatro ...
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Neografia
Sergio Polano
Non potrebbe esserci introduzione più adatta al tema di queste note di quel che argomentava più di sessant’anni fa Siegfried Giedion, a proposito della storia anonima della meccanizzazione: [...] del continente europeo), questi originari grafismi si mostrano dapprima astratti, cioè hanno forma sostanzialmente ritmico-geometrica, e soltanto in seguito divengono raffigurativi, cioè si manifestano quali rappresentazioni di stampo naturalistico ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] ora a manifestarsi anche l'ascendente di Raffaello, soprattutto nel colore e nella linea che acquista un diverso andamento ritmico rispetto alla forma e al risalto plastico del chiaroscuro. Lo studio di Raffaello è dimostrato anche da alcuni ritratti ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] delle tre diverse fasi dell'attività cardiaca distinse poi una serie di fenomeni che denominò dell'accesso, del periodo ritmico, della crisi, responsabili nel loro succedersi di una sorta di periodicità dell'azione del cuore alla quale fu dato ...
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GUAMI
Rossella Pelagalli
Famiglia di musicisti, originaria di Guamo di Capannori, in Lucchesia: il capostipite fu Giuseppe (Gioseffo), figlio di Domenico, nato a Lucca, ove venne battezzato il 27 genn. [...] D. Arnold (in Die Musik in Gesch. und Gegenwart), l'influenza di Orlando di Lasso: spesso differenziati dal lato armonico e ritmico, i mottetti di Giuseppe si discostano, nella forma a 8 o più voci, dal modello a doppio coro veneziano, manifestando ...
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tosto (avverbio)
Ugo Vignuzzi
È presente in tutto il D. canonico e nel Fiore, con una frequenza abbastanza elevata: una decina di occorrenze nella Vita Nuova e nelle Rime, una ventina nel Convivio, quasi [...] 'entro satisfatto sarà tosto (da rilevare la posposizione di t. al verbo, legata alla collocazione in rima, per fini di rilievo stilistico-ritmico); Pg XV 31 (in posizione ‛ forte ', a principio di verso e di periodo; anche in If XVI 121, e cfr. il v ...
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MORTARO, Antonio
Marina Toffetti
– Nacque a Brescia intorno al 1570. Frate dell’Ordine dei minori conventuali, fu organista di fama e compositore fecondo: pubblicò almeno quattro raccolte di musica [...] si osservano fenomeni di intertestualità di varia natura, dalle citazioni esplicite di motivi dati alle allusioni a moduli ritmico-melodici ricorrenti: per esempio, il motivo iniziale de L’Albergona riprende quello della chanson di Clément Janequin ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...