RITMO (gr. ῥυϑμός)
Giuseppe Montalenti
Biologia. - Quasi tutti i processi vitali hanno un decorso ritmico. Si può forse affermare che il ritmo è una delle caratteristiche della vita: certamente anche [...] ritmo più o meno costante. E anche la vita delle specie può essere concepita come la somma di tanti processi ritmici: i cicli vitali dei singoli individui.
La periodicità nei fenomeni patologici è parimenti ben conosciuta. In alcuni casi, come nelle ...
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scat Forma jazzistica di canto, intonato su sillabe prive di senso, scelte solo per gusto ritmico e fonico. Già in uso nella musica popolare, fu introdotto nel jazz da L. Armstrong e fu usato sia nell’improvvisazione [...] sia in vere e proprie composizioni (per es., Ool-Ya-Koo di D. Gillespie) ...
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solfeggio Sistema di lettura musicale consistente nel declamare i nomi delle note, il loro significato ritmico e melodico; in particolare, con riferimento ai due momenti in cui si divide l’esercizio, s. [...] parlato, dove ci si limita a denominare la nota e darne la durata; s. cantato, dove si aggiunge anche l’intonazione. Alla parola o al canto si accompagna talvolta anche un movimento della mano che marca ...
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MOTIVO (dal lat. motus)
Gastone ROSSI-DORIA
Voce che nella terminologia musicale corrisponde propriamente al nucleo (melodico, o armonico, o ritmico o timbrico o - come quasi sempre si dà - e melodico [...] cellula di A′ (mis. 2-3) e suggerisce quella del contromotivo B (mis. 3-4)
Inoltre troviamo che armonicamente (e ritmicamente, ché i due elementi s'ingenerano l'un l'altro) l'affermazione della tonica, confermata dall'iterazione in A′, determina per ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] appoggio del suolo), distinguendosene solitamente per una maggiore regolarità del passo (passo di m.), che è spesso mosso ritmicamente da più persone procedenti di conserva. Nel linguaggio militare, l’ordinato movimento di truppe, di reparti militari ...
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Fatto armonico dove, "in battere" del moto ritmico, s'introduce senza preparazione in un accordo una nota od un accordo che gli sono estranei. Per es.:
L'appoggiatura può essere, come in A, discendente, [...] oppure, come in B, ascendente. Secondo la teoria tradizionale l'appoggiatura (quale dissonanza) dev'essere risolta come nei due esempi dati sopra; ma in tempi recenti, fattosi frequente l'uso di dissonanze ...
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Tecnica compositiva del 14°-15° sec. (usata in particolare da G. de Machaut) consistente nell’adozione di un modulo ritmico (detto talea) ripetuto per tutta la durata di una composizione polifonica (solitamente [...] il mottetto), al quale la melodia (color) doveva adattarsi. Inizialmente questa tecnica fu adottata per il tenor, ma in seguito fu progressivamente estesa alle altre voci. Alcuni compositori contemporanei ...
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È il ripetersi d'un motivo (ritmico, armonico, melodico) trasportato su varî gradi della scala.
L'andamento, se ha luogo entro i limiti del tono, piegando la ripetizione della formula agl'intervalli e [...] agli accordi tonali, è artificio che può essere buono ed utile. Così, portato dal moto, l'orecchio accetta con facilità combinazioni armoniche anche non ovvie, ed il senso della chiusa rimane sospeso fin ...
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Il termine aritmia, che significa turbamento d'un processo ritmico uniforme, in medicina viene applicato a un gruppo molto importante di perturbazioni del funzionamento cardiaco.
Il ritmo del cuore. - [...] normale come nella figura 4, o in via abnorme come nelle figure 8 e 9.
Le contrazioni cardiache si susseguono dunque ritmicamente, perché ritmicamente nel nodo del seno si forma uno stimolo; si dice che il ritmo del cuore è autonomo. Esso però può ...
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verso (sost.)
Alessandro Niccoli
Propriamente, è ciascuno dei membri maggiori in cui, in una poesia, si articola un periodo ritmico e che è regolato dalle leggi della metrica. Nell'uso dantesco il valore [...] tres pedes et duo versus, et tres versus et duo pedes (v. anche CANZONE; endecasillabo; terzina). Invece, per indicare l'unità ritmica che noi chiamiamo v., nel trattato ricorre il vocabolo ‛ carmen '; si veda, ad es., XII 2 In usu nostro maxime tria ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...