NEGRI, Gino
Carla Cuomo
– Nacque a Perledo (Como) il 25 maggio 1919, da famiglia borghese colta e agiata.
Il padre, Antonio, aveva un’impresa di imballaggi farmaceutici; perduti gli altri quattro figli [...] l’impegno profuso nell’allestimento dell’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill, di cui procurò la versione ritmica e ridusse l’organico strumentale; con Carpi, adattò alle esigenze del Piccolo la strumentazione di alcuni brani. L’opera fu ...
Leggi Tutto
Musica, grammatica della
Luisa Curinga
La teoria e la scrittura della musica
La musica, cioè il sistema per organizzare suoni e silenzi secondo strutture articolate, ha, come ogni linguaggio, una propria [...] note congiunte che distano tra loro di un semitono. La melodia ha uno sviluppo orizzontale e un suo andamento ritmico.
Quando nel 9° secolo nacquero le prime forme polifoniche (polifonia) che sovrapponevano due o più linee melodiche diverse, ebbe ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Al volgere del secolo XIV, l’ultima fase di sviluppo della polifonia arsnovistica si [...] . In tal modo, l’Ars subtilior viene accolta e riconosciuta nella sua identità transalpina e nella sua precipua connotazione ritmica; ma una diffusione così precoce, avvenuta prima della definizione di un codice di norme mensurali e di un sistema ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La rappresentazione visiva della musica romana
Daniela Castaldo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo romano la presenza della musica [...] , tra le spoglie del tempio di Gerusalemme, compare anche il candeliere a sette bracci (Menorah). Durante il trionfo il ritmico e ripetitivo motivo dell’“Io, Triumphe!”, intonato dai soldati, è inframmezzato da canti al contempo di elogio e derisione ...
Leggi Tutto
LIANORI, Pietro di Giovanni
Anna Tambini
Non sono noti la data e il luogo della nascita, ma fu attivo a Bologna nella prima metà del Quattrocento.
Indicativa della sua prima produzione è la tela con [...] ), firmata "Petrus De Lianoris", ancora legata alla severità neogiottesca, ma già aperta a una vivace espressività e a un partito ritmico di gusto tardogotico nei panneggi. Per tali ragioni, negli anni tra il 1417 e il 1431, attestato dallo stemma di ...
Leggi Tutto
FOCACCI, Amerigo
Stefania Frezzotti
Nacque il 23 aprile 1884 a Pietrasanta (prov. di Lucca), da Andrea, marmista, e da Clementina Bertoli, bracciante. Iniziò a lavorare nelle botteghe dei marmorari [...] primitiva e di quella italiana del Quattrocento. Nei suoi lavori la semplificazione formale si associa ad un senso molto ritmico della linea di contorno e ad un trattamento estremamente levigato delle superfici, come si può rilevare in alcune opere ...
Leggi Tutto
reggae
Ernesto Assante
Quando la musica caraibica incontra il mondo
Il reggae è uno stile musicale che si è sviluppato a metà degli anni Sessanta del Novecento in Giamaica, in particolare nella capitale [...] e articolata, il reggae propriamente detto, che mantenne il tempo di 4/4 in levare e accentuò la funzione ritmica della chitarra, il cui accompagnamento, basato sulla tecnica di percussione delle corde trattenute in modo da ottenere un effetto ...
Leggi Tutto
Procof′ev, Sergej Sergeevič
Alessio Scarlato
Compositore e pianista ucraino, nato a Soncovka l'11 aprile 1891 e morto a Mosca il 5 marzo 1953. Musicista di grande fama, ha lasciato il suo inconfondibile [...] degli anni Trenta. Nel cinema sonoro, secondo Ejzenštejn, la musica assume infatti il compito che aveva il montaggio ritmico nel muto: l'espressione del senso della rappresentazione stessa, ossia la generalizzazione del fenomeno nella sua essenza ...
Leggi Tutto
Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] si può parlare, a rigore, solo in relazione al free-jazz che rifiutava l’adozione di qualsiasi riferimento armonico o ritmico predeterminato, recuperando al contempo alla pratica jazzistica l’impiego dell’i. collettiva. L’i. è presente anche in altre ...
Leggi Tutto
SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] regione cardiaca o ascoltandc per mezzo di uno stetoscopio o di un fonendoscopio si ode un complesso di suoni che si susseguono ritmicamente ed è formato da due diversi toni. Il primo tono è più lungo, più grave e oscuro, il secondo tono è breve ...
Leggi Tutto
ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...