Poeta russo (Ovstug, gov. di Orlov, 1803 - Carskoe Selo 1873). Visse a lungo in missione diplomatica (1822-44) in Germania, ove conobbe F. W. J. Schelling e H. Heine, e poi a Torino. I versi del primo [...] apprezzato per la ricerca espressiva, capace di svelare la duplicità del reale, e per l'importanza dell'elemento ritmico e del sistema allusivo. La sua produzione, relativamente circoscritta, comprende poemi sulla natura (Letnij večer "Sera d'estate ...
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RAG TIME
Luigi Colacicchi
. Voce musicale moderna, di origine americana, che significa tempo spezzato (il sostantivo rag indica letteralmente un pezzo di stoffa lacerata dal lungo uso). Con tale significato [...] quali la Rhapsody in Blue e An American in Paris del compositore americano George Gershwin. In tal modo il principio ritmico del rag time è passato ad alimentare espressioni musicali più compiutamente artistiche.
Bibl.: I. Schwerke, Le Jazz est mort ...
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comportamento sessuale
Atteggiamento che rappresenta la categoria più importante dei comportamenti sociali. Esso è dimorfico, ovvero dipende dal genere di appartenenza e comprende le fasi di corteggiamento, [...] specie, sebbene le caratteristiche essenziali di intromissione (inserimento del pene nella vagina femminile), spinte pelviche (movimento ritmico dei lombi) ed eiaculazione (rilascio di liquido seminale) siano condivise da tutti i maschi di mammifero ...
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amistanza
Emilio Pasquini
Provenzalismo (amistansa, da amistat, per scambio di suffisso), sinonimo di ‛ amistà ' e ‛ amicizia ' (v.), il secondo di uso ancor più sporadico, più esteso invece il primo, [...] E singolare inoltre che il termine ‛ amicizia ' (nelle sue tre varianti lessicali, di cui a. sembrerebbe la più duttile in senso ritmico-prosodico) manchi nella poesia di D. e in particolare nella Commedia, che pure è tanto folta di ‛ amici '; e che ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...]
In campo musicale le a. storiche del 20° sec. operarono un profondo rinnovamento in senso armonico, timbrico e ritmico. La crisi del linguaggio tonale, già sentita alla fine del secolo precedente, fu portata alle estreme conseguenze dell’atonalità ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] si espandano solo orizzontalmente ma anche in senso verticale, in modo che due o più voci s'incrocino ad accordi. La ritmica è assolutamente libera e l'ottava non costituisce un limite nel procedere della melodia. Una serie tonale, e quindi una linea ...
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MINGUS, Charles
Antonio Lanza
Contrabbassista, pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Nogales (Arizona) il 22 aprile 1922, morto a Cuernavaca (Messico) il 5 gennaio 1979. Cresciuto a Los [...] una polifonia aggressiva, dall'improvvisazione collettiva, da una sorta di caos organizzato, mai rinunciando al regolare pulsare ritmico. Elementi fondamentali della sua musica sono il blues, il gospel e il jungle style di Duke Ellington, rivisitati ...
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Filosofo tedesco, nato a Lipsia il 5 settembre 1889, morto a Bonn il 13 novembre 1964. Dopo aver compiuto studi di filosofia e matematica a Lipsia, dove si laureò nel 1914, conseguì (1922) la libera docenza [...] indicato la peculiarità della sua posizione filosofica nello sforzo di rivendicare fenomenologicamente il carattere perenne, iterativo, ritmico della realtà come natura, la presenza insomma di un ordinamento cosmico di struttura analoga a quella del ...
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LEVERTOV, Denise
Biancamaria Tedeschini Lalli
Poetessa americana, nata a Ilford nell'Essex (Inghilterra) il 24 ottobre 1923; ha insegnato letteratura inglese in Olanda e negli Stati Uniti dove si è [...] (New York 1959) hanno forse una certa tendenza a risolvere i pericoli di un'eccessiva complessità nel semplicismo colloquiale e ritmico d'imitazione williamsiana, ma la sua poesia successiva (The Jacob Ladder, New York 1961, e Taste and see, ivi 1964 ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] era stato a lungo riposto ne la mente con grande letizia (XIX 3) appare quant'altri mai solenne, anche per la sua testura ritmica con quel forte accento di prima e gli accenti sulla quarta e settima, che D. adopera in situazioni di forte energia, o ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...