MIEGEL, Agnes
Poetessa tedesca nata a Königsberg il 9 marzo 1879. È insignita della laurea ad honorem dell'università di Königsberg ed è socia dell'Accademia di poesia.
Già le liriche, Gedichte, pubblicate [...] 'espressione adeguata della sua personalità poetica. Per la vivacità delle immagini, la grande forza di suggestione e il vivo senso ritmico, le ballate della M. sono tra le migliori dell'epoca.
Pubblicò ancora, nel 1927, Gesammelte Gedichte; nel 1932 ...
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Vibrafonista statunitense (Louisville, Kentucky, 1913 - New York 2002). Giunse alla notorietà dopo il 1936, quando venne ingaggiato da B. Goodman, con il quale realizzò alcuni tra i primi esempî di jazz [...] anticipato il rhythm and blues e, perfino, il rock and roll, rimanendo immutato per oltre m ezzo secolo. Primo virtuoso del vibrafono nel jazz, di cui ha sottolineato il potenziale ritmico, si distinse ugualmente alla batteria e al pianoforte. ...
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Poeta americano nato ad Arlington, Massachusetts, il 21 maggio 1926; fa parte del cosiddetto "Gruppo del Black Mountains College" in cui anch'egli insegnò e in cui si trovarono ad operare contemporaneamente [...] con stile terso ed essenziale che si avvale liberamente delle convenzioni del parlato americano. Il taglio dei versi produce un effetto ritmico di sincopazione che fu apprezzato da W.C. Williams come "il senso più sottile della misura in cui si fosse ...
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si (se; sé; sil; sin)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di III singol. comprendono la tonica ‛ sé ', poco attestata e per lo più dopo preposizione, e, assai più frequenti, le atone proclitiche, [...] 51 distruggitor di sé e di sue cose; Pd VII 27 dannando sé, dannò tutta sua prole, e altrove.
12.3. ‛ Sé ' occupa il culmine ritmico del verso, in If XXI 96 veggendo sé tra nemici cotanti; XXXIV 73 appigliò sé a le vellute coste; Pd XXI 81 girando sé ...
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TOWRY WHYTE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante nella tecnica a figure nere intorno e dopo la metà del VI sec. a. C.
Appartiene al gruppo intorno ad Exekias e la sua produzione si distingue [...] . Le figure dai contorni incisivi e intagliati appaiono isolate e senza possibilità di contatti, obbedendo unicamente a ragioni di ordine ritmico di spazi e di masse. In un mondo formale così distaccato e composto, non è senza sorpresa che in quella ...
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Organista e compositore, non di professione, nato il 21 marzo 1671 a Siena, morto nel gennaio 1755 a Pisa. Compose Salmi concertati a 45 strumenti op. 1 (1700), Cantate da camera a voce sola op. 2 (1701) [...] dei Cavalieri di Pisa (1733) un organo a 4 manuali con più di 100 registri.
Bibl.: F. Torrefranca, L'impressionismo ritmico e le Sonate del cavalier della Ciaja, in Vita musicale, 1913; A. Sandberger, Zur älteren italienischen Klaviermusik, in Peters ...
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Locuzione, derivata forse da Boogie, soprannome dato spesso agli afroamericani, che indica un particolare stile pianistico di jazz nato, agli inizi del 20° sec., nel Sud degli Stati Uniti. Divenuto popolare [...] ballo. Dal punto di vista armonico il b. impiega la struttura del blues classico di dodici misure; dal punto di vista ritmico è però caratterizzato, dalle figurazioni eseguite, a mo’ di ostinato, dalla mano sinistra del pianista.
Come danza il b. si ...
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Sassofonista di jazz statunitense (Fort Worth 1930- New York 2015). Autodidatta, incise il suo primo album nel 1958, ma la piena affermazione giunse solo nei primi anni Sessanta, allorché fu considerato [...] a contatto con altri linguaggi (musica d'avanguardia europea) e ha tentato, in tempi recenti, di accogliere suggestioni ritmico-timbriche proprie del rock elettrico. Discografia recente: Naked lunch (1991), Tone dialing (1995), Sound museum (1996 ...
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Poeta statunitense (Springfield, Illinois, 1879 - ivi 1931). Abbandonò l'università per dedicarsi a un lungo periodo di vagabondaggio nel Sud (1906) e in molti altri stati del paese, predicando un "Vangelo [...] Congo (1914), in cui celebra la vitalità degli afroamericani in versi di grande icasticità, sorretti da un impianto ritmico di evidente ascendenza afroamericana. Raggiunta la popolarità, grazie anche alle sue frequenti letture pubbliche di poesia, L ...
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MARCHETTO da Padova
Giusto Zampieri
Teorico della musica della fine del Duecento e del principio del Trecento. Di lui si sa solo che fu al servizio di Ranieri, principe di Monaco, e che le sue opere [...] codate. È da notare però che nella teoria di M. la coda aggiunta alla nota non indica una variazione fissa di valore ritmico, ma la coda rivolta all'insù indica solo una diminuzione di valore, mentre quella rivolta all'ingiù indica un accrescimento ...
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ritmico
rìtmico agg. [dal lat. rhythmĭcus, gr. ῥυϑμικός, der. di ῥυϑμός «ritmo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che si svolge nel tempo secondo un ritmo, cioè secondo un certo ordine e una certa frequenza delle sue singole forme: suoni r., movimenti...
ritmica
rìtmica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ritmico; cfr. gli usi sostantivati già in gr. (ῥυϑμική, sottint. τέχνη) e nel lat. tardo (rhythmĭca o rhythmĭce, sottint. ars)]. – 1. In musica, la parte della teoria che studia le relazioni...