FORAMINIFERI (dal lat. foramen "foro" e fero "porto"; lat. scient. Foraminifera d'Orbigny 1826, o Thalamophora R. Hertwig 1876, o Testacea M. Schultze 1854)
Paolo ENRIQUES
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Gruppo [...] è molto più piccolo della spora, sebbene derivato da due cellule. Per analogia coi Radiolarî, si può supporre che nel essi. Esiste un ciclo biologico con 4 stadî, una riproduzione alternante assai diffusa nei Protozoi. Si chiama mononte l'individuo ...
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TELECOMUNICAZIONI.
Marina Ruggieri
– Nuove sfide: dalla sorgente informativa all’utenza. Sorgente dell’informazione. Connessione. Utente. Interdisciplinarità come chiave applicata. Bibliografia
Nuove [...] lo smartphone, combinano alle funzionalità tipiche della telefonia cellulare capacità proprie dei computer, quali il calcolo, ampie funzionalità multimediali, che consentono con elevata qualità la riproduzione di musica, foto e video. In tal modo, ...
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STAMINALI, CELLULE.
Maurilio Sampaolesi
– Cellule staminali embrionali e adulte. Riprogrammazione cellulare e generazione di staminali pluripotenti. Plasticità e rigenerazione. La lotta tra il nucleo [...] in realtà favorire i propri interessi economici.
Plasticità e rigenerazione. – La plasticità differenziativa delle cellule è un processo essenziale per la riproduzione, lo sviluppo e la crescita di tutti gli organismi pluricellulari. Il controllo del ...
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TREMATODI (dal gr. τρῆμα "foro", per le ventose di cui sono forniti; lat. scient. Trematoda Rudolphi 1809)
Pasquale Pasquini
Vermi piatti, non segmentati, costituenti una classe del tipo dei Platelminti, [...] , ha origine uno stadio larvale sacciforme che invade i suddetti tessuti, la sporocisti, nella quale per riproduzione partenogenetica le cellule germinali contenute nel myracidium si sviluppano in embrioni, che alla loro volta si evolvono in altre ...
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La t. a. si occupa di studiare, ottimizzare e innovare tutti i processi di sanificazione, trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari. Il suo obiettivo è rallentare e inibire i principali fenomeni [...] sanitizzante è il risultato di azioni concomitanti, quali l'arresto dei processi di riproduzione e la modifica della struttura della membrana cellulare dei microrganismi. Alle alte pressioni avviene la denaturazione delle proteine e degli enzimi ...
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Definizione. − Il concetto di a.b. trova a tutt'oggi differenti definizioni: secondo alcuni autori è sinonimo di ''comunità biologica'' (Margaleff 1974 e alcuni dizionari enciclopedici), secondo altri [...] un'esistenza propria che presenta uno sviluppo, una riproduzione, un'autoconservazione; c) genealogico: manifestazione unitaria , i ribosomi, i cromosomi, e il concetto di cellula come ''il più semplice organismo integrato nel sistema vivente''. ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] di individui con diversa capacità di sopravvivenza e riproduzione) e dal vaglio che l'''ambiente'' per l'eccezionalità del suo utilizzo, sebbene esso sia presente anche in cellule di mammifero.
Bibl.: B. Nicoletti, Il controllo genetico della meiosi, ...
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Bioarte e manipolazione naturale. Bioarte, biologia molecolare e transgenesi. Bioarte e ingegneria tissutale. Bioarte e bioattivismo. Bioarte, identità e privacy. Bibliografia
La b. è una forma di espressione [...] , in collaborazione con gli scienziati, manipolano la vita, a livello cellulare, molecolare o di un intero organismo.
L’opera è ultimata nel le caratteristiche di un individuo. Le pratiche di riproduzione assistita e di clonazione ci hanno sempre più ...
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Roesel von Rosenhof scoprì nel 1755 un animaletto d'acqua dolce che chiamò proteo (dal nome della divinità marina ricordata nell'Odissea) perché di forma mutevole. Più tardi esso fu chiamato amiba (ameba) [...] vita latente, in attesa che le condizioni tornino migliori.
La riproduzione avviene abitualmente per scissione, la quale, come in tutti gli organismi unicellulari, è una divisione della cellula, preceduta da quella del nucleo. Inoltre, quando l'ameba ...
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Il termine a. venne coniato dalla ricercatrice statunitense B. Mintz, intorno agli anni Sessanta, per indicare quegli animali che si possono far sviluppare da embrioni ''sintetici'', cioè formati dall'aggregazione [...] .
Uno dei problemi degli animali allofenici è che non possono essere propagati come tali per riproduzione sessuale, in quanto le cellule germinali derivano dall'una o dall'altra blastocisti parentale che erano state inizialmente aggregate, come ...
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riproduzione
riproduzióne s. f. [der. di riprodurre]. – 1. L’azione, l’operazione di riprodurre, il fatto di venire riprodotto, nel sign. di produrre di nuovo. Si usa quasi esclusivam. in economia: r. di un bene, di un fattore produttivo,...
cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...