GRAFICA D'ARTE
Guido Strazza
Con l'aggettivo ''grafico'' si è sempre significato ciò che attiene genericamente al disegno, al rappresentare e comunicare per segni. Poiché le tecniche tradizionali di [...] di grafica intenzionalmente artistica dal punto di vista sia creativo sia della sua diffusione, e presuppone, quindi, la sua riproducibilità. A voler essere più precisi, correntemente si intende per g. d'a. una produzione artistica a mezzo di stampa ...
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Movimento artistico nato tra l'Europa e l'America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo. Attraverso la scelta del termine pop la p.a. vuole identificare un'arte che parla un linguaggio che tutti [...] R. Rauschenberg.
La molteplicità degli stili e delle tecniche
Gli artisti della p.a. si interrogarono sul problema della riproducibilità dell'arte nell'epoca industriale, sul come e se mantenere il carattere esclusivo dell'opera d'arte, o se invece ...
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PACANOWSKI, Davide
Giovanni Duranti
PACANOWSKI, Davide. – Nacque il 29 dicembre 1904 a Łodz (Polonia) in una famiglia di antiche origini ebraiche, primogenito di Hermann, industriale del settore tessile, [...] realizzando fuori di Italia, nel 1929 si recò in Inghilterra, dove affrontò un tema nuovo e intimamente legato alla riproducibilità tecnica – l’autentico ganglio attorno al quale ruotava l’idea stessa di modernità – realizzando una serie di negozi a ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] e le innovazioni di linguaggio. È stato Walter Benjamin a chiarire la fine dell'‛aura' nel nuovo tempo della riproducibilità tecnica: in una sua pagina il nuovo metodo dadaista viene definito come la proposta di un ‟comportamento sociale". Tutte ...
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Pubblicita e grafica
Cesare De Seta
di Cesare De Seta
Pubblicità e grafica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le origini della pubblicità e la sua fortuna nell'Ottocento. 3. L'uso del tempo libero. 4. Guerre, [...] , domina la nostra vita, ci raggiunge nell'intimità della nostra casa, c'insegue per le vie e sulle autostrade. La riproducibilità tecnica delle immagini è stata dunque la vera pietra filosofale della civiltà dei consumi. Non siamo noi a cercarla, è ...
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PALMERINI, Camillo
Giovanni Duranti
– Nacque a Roma, quinto di sei fratelli, il 3 aprile 1893 da Achille, professore di disegno, e da Maria Cappello.
La madre era figlia di Valerio, maggiore dell'esercito [...] artigianato e distante dalle logiche industriali che governavano le esperienze transalpine, tutte impostate sui moderni criteri di ‘riproducibilità tecnica’ e ‘standard’.
Nel 1924, realizzò alle pendici di Monteverde l’edificio per abitazioni tra via ...
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Forte di un particolare legame con le sue strade, la capitale francese ha più volte rivestito il ruolo di città guida dell’arte calata nello spazio pubblico: dalle prime azioni fuori dai contesti convenzionali [...] poetico, sin dai primi anni Settanta, guadagnandosi una posizione di primo piano tra gli affichistes francesi. Alta riproducibilità e velocità di installazione sono i segni distintivi della poster art, la cui lunga parabola nella capitale francese ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] Burckhardt). Connotazioni ideologiche e filosofiche caratterizzano i saggi di W. Benjamin sull'opera d'a. nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, su E. Fuchs e su Parigi nell'Ottocento, che introducono precocemente ai problemi dell'a. di massa ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] Universal City o di Disneyland, metafore iperrealiste del pluralismo contemporaneo, prodotti della cultura televisiva della riproducibilità, reiterazioni e dislocazioni di significati precedenti.
La quarta è una linea più propriamente modernista, che ...
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FINIGUERRA, Tommaso (Maso)
Marco Collareta
Nacque a Firenze nel marzo 1426 da Antonio e da una Antonia di cui non si conosce il casato. Il padre, immatricolato come orafo nel 1421., esercitava l'arte [...] e stampe si avvicina di fatto alla tecnica calcografica e come questa rientra nel più vasto interesse quattrocentesco per la riproducibilità meccanica dell'opera d'arte. E grazie ad esso che i nielli del F. sono stati conosciuti più di qualsiasi ...
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riproducibilita
riproducibilità s. f. [der. di riproducibile]. – La condizione, la caratteristica di essere riproducibile: r. di un disegno, di una grafica; r. di un bene e r. di un fattore produttivo, in economia, come elemento determinante...
contropassistico
agg. Che va all’indietro, nella direzione contraria. ◆ L’analisi del «Domenicale», per quanto non sfugga completamente allo stesso male che denuncia (quante volte si è parlato di «morte della terza pagina»?), solleva un tema...