Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] che la nuova lingua si sarebbe sviluppata nelle rinnovate istituzioni civili e nell’esercito della nazione già abbiamo rilevato l’efficacia, ma lo accompagnava all’idea di un’Italia-isola, «paese il quale è così ben segregato da tutti gli altri ...
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La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] il sardo ebba «cavalla», continuazione del lat. equa, rispetto all’italiano cavalla, dal lat. tardo caballa. La seconda norma prevede invece seguito a tale dibattito e al conseguente rinnovamento teorico scaturito dall’adeguamento della disciplina ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] segno. Lo scrittore che forse più di tutti in Italia ha tentato di fondere arte e vita tende a servirsi linea (Turchetta 1993). Numerose novità stilistiche (in linea con un rinnovamento tematico) si registrano nell’ultimo romanzo, Forse che sì forse ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] i malesseri e le alienazioni di un ceto borghese incapace di rinnovarsi: Gl’innamorati, I rusteghi, La casa nova, La trilogia commedie. Manzoni non poteva però non apprezzare di quell’italiano il tentativo di superare la distanza tra la lingua parlata ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] alla questione della lingua e affronta il tema del rinnovamento della lessicografia. Propone di istituire un «Consiglio nazionale arti e delle scienze, raccolti nelle varie zone d’Italia. I criteri di compilazione si discostavano quindi da quelli ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] , 1671; knut e strelizzo, 1690), il Settecento conosce una rinnovata attenzione verso la Russia, che in quegli anni andava assumendo un di tutto quanto sapesse di esotico, a favorire in Italia l’interesse per la cultura russa; nella seconda metà ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] che videro la luce in quegli anni. A cominciare dal Libro d’italiano (1974) di Raffaele Simone, una sorta di coraggiosa grammatica per le scuole totalmente rinnovata nei contenuti e nello spirito, cui seguirono molte innovative opere per le ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] .
Notevole il suo contributo alla rinascita degli studi classici nell’Italia del dopoguerra. Egli fondò, con Gino Funaioli, la rivista Maia contribuì, forse più di quanto appaia, al rinnovamento di contenuti e forme degli studi classici italiani ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] dal programma letterario e politico-culturale di rinnovare l’eccellenza artistica di Firenze sulla scena pp. 353-361 (rist. in Id., Poesia latina e volgare nel Rinascimento italiano, Napoli, Morano, 1989, pp. 101-114).
Ghinassi, Ghino (1957), ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] del tempo che, fra l’altro, incentivarono il rinnovamento della scrittura libraria. Essa era una sintesi felice di sulle scelte ‘di stile’ nella grafia di una lingua. In Italia, la coesistenza di grafie colte e di grafie popolari è spontaneamente ...
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rinnovamento
rinnovaménto s. m. [der. di rinnovare]. – L’azione di rinnovare, il fatto di rinnovarsi o di venire rinnovato, soprattutto negli usi e nei sign. fig.: r. civile, culturale, scientifico, morale, spirituale, ecc., di una nazione,...
salva-Italia
(salva Italia) agg. e s.m. inv. Che, chi ha la funzione, l’obiettivo di giovare alle sorti dell’Italia; in senso più esteso (e spesso scherz.), che, chi dà un aiuto provvidenziale alla risoluzione di una situazione molto difficile....