Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] scientifici e relazioni di viaggio, forme di scrittura che via via si infittiscono tra il tardo medioevo e il Rinascimento per culminare nella grande raccolta delle Navigationi et viaggi del Ramusio (1550-1559), vera e propria enciclopedia dei saperi ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] non solo dall’➔italiano antico, ma anche da fasi di lingua più recenti (come la lingua del Rinascimento; ➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’).
Per il primo aspetto, ➔ lingue romanze e italiano; a riprova del secondo, basterà confrontare il ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] lingua comune, che Castiglione come Trissino chiama senza mezzi termini italiana (sui vari nomi della lingua tra medioevo e rinascimento cfr. Ghinassi 1988: XIX-XXI; Giovanardi 1998: 75-109), è costituita dal toscano e dalle sue regole grammaticali ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] in honor of Berthold Louis Ullman, II, Roma 1964, pp. 312, 314 n. 3 e Appendix III; Nuovi documenti per la storia del Rinascimento, a cura di T. De Marinis-A. Perosa, Firenze 1970, pp. 60, 77 s.; L. Hain, Repertorium bibliographicum, II, 2, n. 14707 ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] da lui inventariati e ne rivendica l’invenzione.
La prima applicazione del segno risale invece a Coluccio Salutati (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell'), che, in copie da lui controllate di sue opere o in codici della sua biblioteca, fu tra i ...
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linguistica
Franco De Renzo
La scienza delle lingue
Come funziona una lingua? In che modo gli esseri umani la usano? Queste sono alcune delle domande più importanti alle quali la linguistica cerca di [...] e sulla natura delle lingue. Riflessioni e teorie sul funzionamento delle lingue si sono avute anche nel Medioevo, nel Rinascimento e nei secoli successivi. Si può parlare di linguistica come disciplina autonoma a partire dal 19° secolo; ma, in ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] 83, 94 n., 194 n.; M. Mancini, Sulla formazione dell'identità linguistica giudeo-romanesca fra tardo Medioevo e Rinascimento, in Roma nel Rinascimento, 1992, pp. 53-122 passim; M. Palermo, Note sullo scempiamento di "r" nel romanesco pre-belliano, in ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] , III, Roma 1998, pp. 334 s.; M. Campanelli - M.A. Pincelli, La lettura dei classici nello Studium Urbis tra umanesimo e Rinascimento, in Storia della facoltà di lettere e filosofia de "La Sapienza", a cura di L. Capo - M.R. Di Simone, Roma 2000 ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] quella di Ostia. Nel Medioevo, famose sono le sinagoghe di Worms (13° sec., grande sala gotica) e di Praga. Nel Rinascimento sono notevoli quelle di Venezia. L’Ottocento cercò di elaborare il tema della sinagoga in modo che si distinguesse per quanto ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] pp. 170-172.
Trifone, Pietro (2006), La fattucchiera e il giudice. Varietà sociali in un processo per stregoneria, in Id., Rinascimento dal basso. Il nuovo spazio del volgare tra Quattro e Cinquecento, Roma, Bulzoni, pp. 185-290.
Trovato, Paolo (1991 ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...
rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); mi piacerebbe r. fra mille anni;...