Orafo (Vienna 1508 - Norimberga 1585). Nella sua bottega lavorarono alcuni suoi figli, numerosi maestri e aiuti; sono perciò innumerevoli i disegni che vanno sotto il suo nome. Al servizio di Carlo V, [...] lavorò per gl'imperatori della casa d'Asburgo, superando le forme goticheggianti e avvicinandosi allo stile del Rinascimento italiano. Fra le sue opere: il servito Merkel (Parigi, proprietà Rothschild); l'anfora e bacino in S. Maria presso S. Celso a ...
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VEDDER, Elihu
Delphine Fitz Darby
Pittore, nato a New York il 26 febbraio 1836, morto a Roma il 29 gennaio 1923. Studiò con Tompkins Matteson a New York, con Picot a Parigi e con Bonaiuti a Firenze; [...] ma la vera ispirazione gli venne dai pittori italiani del Rinascimento. Ricercò soggetti poetici, mitologici e allegorici, trattando come simboli tanto la figura umana quanto il paesaggio. Fu disegnatore facile ed eccellente compositore di masse, ma ...
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Architetto italiano (Roma 1884 - ivi 1968), prof. di composizione architettonica alla facoltà di architettura dell'univ. di Roma (1926-54); presidente dell'INA-Casa dal 1948, contribuì all'attuazione dell'edilizia [...] popolare del piano Fanfani. Sue opere a Roma: palazzo dell'Istituto d'igiene e ingresso della Città Universitaria (1932); corso Rinascimento (1935); chiesa dei SS. Pietro e Paolo all'EUR (1939). ...
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Architetto e scultore (Firenze 1457 - ivi 1508); con Giuliano da Sangallo è la personalità più notevole nel campo dell'architettura fiorentina immediatamente successiva al Brunelleschi, di cui il C. elabora [...] i motivi e i temi, improntandoli a un senso spaziale e a una complessità ritmica che preludono al pieno Rinascimento. Dopo un soggiorno a Roma (1475-83), tornato a Firenze, fu capomaestro (1494-97) di pal. Strozzi (cortile e cornicione) e di Palazzo ...
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Architetto (Schladen, Goslar, 1784 - Monaco di Baviera 1864). Allievo di F. Gilly e di J.-N.-L. Durand, viaggiò in Italia, in Francia e in Grecia. Architetto di Luigi I a Monaco (1816-64), diede alla città [...] il suo caratteristico aspetto odierno, erigendovi edifici in uno stile eclettico, ispirato al Rinascimento e talvolta anche al Gotico (Gliptoteca, Ruhmeshalle, Propilei, pal. Leuchtenberg, ecc.), e aprendovi vie e piazze grandiose. Si dedicò anche ...
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Armatura completa, e in particolare, presso gli antichi Greci, l’armatura degli opliti.
Il complesso delle varie parti di un’armatura, o un insieme di armi diverse, disposte a trofeo per ornamento. Può [...] indicare anche la raffigurazione plastica o pittorica di una p., che fu in uso, per es., nel Rinascimento, nella decorazione architettonica o in monumenti celebrativi (v. fig.); nel 18° sec., invece, furono in voga p. di armi esotiche, specialmente ...
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Architetto (n. prob. Bamberga 1546 - m. Norimberga 1612). Maestro del capitolo del Duomo di Bamberga (1572), dal 1596 fu architetto della città di Norimberga: ricostruì il Fleischbrücke (1596-98) e realizzò [...] (1602-07, 1616; distrutta nel 1945, in parte ricostruita), una delle più eleganti e imponenti abitazioni private del Rinascimento tedesco. Fu suo collaboratore il figlio Jakob il Giovane (1571-1620), autore anche del Municipio di Norimberga (1616-20 ...
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Architetto (Verneuil, Oise, 1571 circa - Parigi 1626). Nipote di Jacques II Androuet du Cerceau e suo successore nella carica di architetto di corte, è, nel suo campo, la maggiore personalità del tempo. [...] La sua architettura, che si distingue per un forte senso plastico delle masse e per un consapevole avvicinamento al Rinascimento italiano, in senso strutturale e non decorativo, ha una funzione importante di passaggio tra quella di Delorme e quella ...
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Pittore (Augusta 1480 circa - ivi 1537), subì l'influsso di H. Holbein il Vecchio, poi di H. Burgkmair, ma ne sminuì la forza espressiva, accontentandosi di una grazia facile e superficiale, pur con interessanti [...] spunti realistici (altare di Zwettl, nella Bassa Austria). Contribuì molto a diffondere in Germania la conoscenza del Rinascimento italiano. Fu attivissimo nell'eseguire disegni per vetrate e incisioni in legno (lo seguì in questa pratica artistica ...
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Architetto (Székesfehérvár 1814 - Budapest 1891). Studiò a Vienna e a Monaco di Baviera, e cominciò a lavorare col neoclassico M. Pollák. Di ritorno dai suoi ripetuti viaggi di studio in Italia, iniziò [...] una intensa attività a Budapest e nelle città di provincia (chiese e palazzi) diventando ben presto il maggior esponente del neo-Rinascimento in Ungheria. Opere principali: l'Opera, il nuovo Palazzo Reale, il compimento di S. Stefano a Budapest. ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...
rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); mi piacerebbe r. fra mille anni;...