Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] tutto, ovverosia dello Stato.
Essendo il Benese un uomo che vive intensamente il periodo di transizione tra l’homo novus del Rinascimento e l’homo pius dell’età della Controriforma, ecco che accanto allo Stato personale e all’unione tra principio e ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] non ha avuto uno statuto stabile molto prima della cultura settecentesca e che essa si delinea via via solo a partire dal Rinascimento: la stessa espressione verbale di ‘belle arti’ comincia a essere usata solo tra il 16° e il 17° sec., e l’assetto ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] origini della filosofia della cultura (1956); Il pensiero politico nel Risorgimento italiano (1959); Cesare Beccaria (1960); Da Ardigò a Gramsci (1962); Figure e momenti della filosofia del Rinascimento (1963); Il "verum-factum" prima di Vico (1969). ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] e barbarica, si colloca, al di là di tutte le esegesi intellettualistiche, vicino alla vecchia direzione senofanea.
Nel Medioevo e nel Rinascimento continuarono a dominare le stesse correnti di esegesi mitologica. Il primo a intuire che la m. era una ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] Dominazioni e prima delle Potestà.
Arte
Dal Medioevo le sette V. sono personificate da figure femminili che, soprattutto con il rinascere dell’interesse per l’allegoria con l’arte carolingia (Bibbia di Carlo il Calvo, 9° sec., Roma, S. Paolo fuori ...
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Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] è immortale, mentre quello materiale, come tutta l'anima umana, è destinato a perire col corpo. Questa interpretazione ha avuto grande fortuna nel Rinascimento, dopo la traduzione del suo trattatello De anima (1495), soprattutto con Pomponazzi. ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] si riavvicinò alla fede cristiana; era sua intenzione realizzare una revisione della storia del pensiero italiano dal Rinascimento all'età barocca, approfondendo in particolare lo studio e l'interpretazione dell'umanesimo, inteso come vasto tentativo ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] (contribuendo a tramandare al mondo moderno tale concetto platonico in quella forma in cui si incarnò poi tipicamente, nel Rinascimento, il senso del valore cosmico dell'uomo). Le Storie erano una continuazione, in 52 libri, dell'opera di Polibio ...
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BOCCADIFERRO, Ludovico
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna da antica e illustre famiglia nel 1482, figlio del giureconsulto Girolamo e della imolese Apollonia Nordolia.
Poco si sa della sua prima giovinezza [...] . 49; A. Rotondò, Per la storia dell'eresia a Bologna nel sec. XVI, in Rinascimento, XIII (1962), pp. 133-134; U. Pirotti, B. Varchi e l'aristotelismo del Rinascimento, in Convivium, XXXI (1963), pp. 280-311; B. Nardi, Studi su P. Pomponazzi, Firenze ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] il suggerimento dell’Apocalisse). Dal 15° sec. si accentua l’aspetto realistico del cavaliere come simbolo della morte. Nel Rinascimento il tema entra a far parte di quel ciclo di Trionfi cui l’opera petrarchesca dette diffusione e l’ispirazione ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...
rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); mi piacerebbe r. fra mille anni;...