I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e, senza soluzione di continuità, anche se con fasi alterne e talora solo in maniera effimera, per l’intera storia dell’italiano. Da sempre, il latino ha influenzato il volgare in ambito religioso ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] (in casi come papa, presidente, ma anche rinascimento, anni cinquanta) è controbilanciata, almeno nella scrittura a saperne di più in fatto di salute. L’uso dell’italiano è abituale anche nei testi prodotti dal medico nella sua prassi professionale ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] e VI non mostra di aver perso la sua sostanziale unità.
In Italia una vera e propria frattura si ebbe, più tardi che nelle restanti , inoltre, ridimensionato il peso della cosiddetta rinascita carolingia, espressione che indica il rinnovamento delle ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ex novo dagli umanisti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), su basi diverse da quelle che di Unni, Goti e Longobardi che avevano corrotto la lingua parlata in Italia, ma il toscano era anche nato da una corruzione più antica, ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dalla nascita della questione della lingua italiana nel Rinascimento» (Sorella 2001: 9). Un modello di standard le circostanze. […] Chi si accinge a descrivere la pronuncia dell’italiano non può limitarsi a scegliere un tipo tenendosi solo a quello, ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] de Figueroa (Canonica 1996; ➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Tuttavia, quello della letteratura italiana pubblicati nel 1645 all’interno dei Poems) ben sei componimenti in italiano: cinque sonetti e una stanza di canzone. Pare certo che ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] , sia dialettale / regionale, tanto che alcuni scrittori (tra cui Manzoni) definirono poi l’italiano scritto della tradizione come una lingua morta.
Prima del Rinascimento non esiste una norma esplicita; si possono solo indicare alcuni fatti che ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] possibilità di miglioramento qualitativo (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), esse possono forse essere assunte come punto di avvio della questione della lingua, perché vertono sul confronto tra italiano e latino, quindi segnano la prima ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] ). Una vera e propria egemonia del fiorentino si stabilisce nel corso del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), quando l’italiano prende gran parte del posto che nella lingua scritta occupavano appunto, territorio per territorio, i ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...]
I due maggiori dizionari dell’uso di cui si disponga oggi per l’italiano, il GRADIT di Tullio De Mauro e il VIT di Aldo Duro, Rosenberg & Sellier, 2 voll., vol. 1° (Tra Rinascimento e strutture attuali. Saggi di linguistica italiana), pp. 69- ...
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rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del...
plateresco
platerésco agg. [dallo spagn. plateresco, der. di platero «argentiere, orafo», der. di plata «argento»] (pl. m. -chi). – In storia dell’arte, detto dello stile architettonico decorativo, proprio della Spagna dove si diffuse nel...