Scultore e architetto (Sebenico 1440 circa - ivi 1475). Influenzato dalla scuola veneziana dei Buon e dei Dalle Masegne, interpretò in maniera originale il gotico. A Spalato (1444-48), tra le altre cose, [...] , nelle forme del gotico fiammeggiante veneziano ma ornata da sculture che rivelano il passaggio dai modi gotici a quelli rinascimentali; lavorò anche alla porta di S. Francesco alle Scale, alla porta di S. Agostino (rimasta incompiuta alla sua morte ...
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Rubens, Pieter Paul
Bettina Mirabile
Pittore di ritratti e rotonde nudità
Oltre a essere il più importante pittore fiammingo del Seicento, Pieter Paul Rubens è stato uno degli artisti più affermati [...] . Durante questo soggiorno viaggia per tutta la penisola, visita le rovine romane, copia e studia le opere dei maestri rinascimentali. Al Correggio si ispira quando dipinge l’Adorazione dei pastori per la chiesa di S. Filippo Neri di Fermo, per ...
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Bolzoni, Lina. – Storica della letteratura e critica letteraria italiana (n. Soresina 1947). Ordinaria di Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1997 (attualmente emerita), docente [...] , socia nazionale della Accademia dei Lincei e fellow della British Academy, direttore della collana di testi e studi rinascimentali Morgana, tra le altre ha curato le edizioni critiche di Tommaso Campanella (1997) e Giulio Camillo (1991, 1996 ...
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Poeta e pittore (Berna 1484 - ivi 1530); si formò forse presso un pittore di vetrate, come dimostrano le due vetrate (1509 circa) a Kirchberg presso Burgdorf. Sono perduti i suoi affreschi, di cui restano [...] l'influsso di A. Dürer, poi quello di H. Baldung, mentre nelle sue pitture, in cui compaiono caratteristiche figure rinascimentali e toni di colore luminosi (La conversione di Saulo, 1519, Kunstmuseum di Berna; Piramo e Tisbe, 1523, Kunstmuseum di ...
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Scultore (Parigi 1705 - ivi 1758). Fu introdotto all'arte dal padre Sébastien (Anversa 1655 - Parigi 1726), scultore e decoratore di origine fiamminga che, trasferitosi a Parigi, lavorò soprattutto per [...] di Francia a Roma, dove poi rimase fino al 1746, producendo opere che rivelano come i suoi riferimenti culturali rinascimentali e barocchi siano rielaborati con personalissimo estro (monumento funebre Vleughels 1737, S. Luigi dei Francesi), intensa e ...
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Architetto (Londra 1795 - ivi 1860), massimo rappresentante in Inghilterra degli stili storici; opere in stile neo-rinascimentale d'ispirazione italiana: Traveller's Club (1829) e Reform Club (1838) in [...] per cui ebbe a collaboratore W. Pugin. Nel municipio di Halifax (1860, compiuto dal figlio Edward) usò brillantemente forme rinascimentali in un contesto costruito in gotico. n Oltre a Edward (Londra 1830 - ivi 1880), furono architetti anche i figli ...
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Pittore (Padova 1397 - ivi 1468), collezionista di antichità, ebbe un ruolo fondamentale per la pittura padovana rinascimentale e nella formazione di artisti quali A. Mantegna, M. Zoppo, G. Schiavone, [...] (1450 circa, Padova, Museo Civico) e la Madonna con Bambino (1450-55, Berlino, Gemäldegalerie) evidenziano una cultura di formazione tardogotica sulla quale S. innesta, con ambiguità di risultati, le novità rinascimentali, soprattutto donatelliane. ...
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Pittore (Ulma 1478 o 1479 - ivi tra il 1547 e il 1549). Si formò nella bottega del pittore tardogotico Jörg Stocker (attivo tra il 1481 e il 1523), con il quale collaborò all'altare di Ennetach (1496, [...] (Holbein e H. Burgkmair) in particolare il colore prezioso e il gusto per materiali, S. usò forme rinascimentali mantenendo tuttavia allo stesso tempo il particolare accento narrativo della scuola sveva: Scene della Passione, del cosiddetto primo ...
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Scultore (Firenze 1472 - Siviglia 1528). Allievo di Bertoldo di Giovanni, fu condiscepolo e rivale di Michelangelo (in una lite rimasta famosa gli ruppe il naso). Fu attivo (1492-1506) a Roma, in altre [...] quella di Enrico VII e della moglie. Trascorse gli ultimi anni in Spagna (S. Girolamo, S. Girolamo, Museo de bellas artes). Partecipe dell'arte di A. Pollaiolo e del Verrocchio, T. contribuì alla diffusione dei modi rinascimentali fiorentini. ...
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Filosofo (Modica 1906 - Terni 1980); prof. univ. dal 1939, insegnò (1944-76) storia della filosofia a Catania. Fondatore (1933) e direttore della rivista Sophia; autore di scritti teoretici, per lo più [...] di storia della filosofia (3 voll., 1970-72). O. è stato anche editore e traduttore di testi medievali e rinascimentali (Opere filosofiche di s. Anselmo, 3 voll., 1928; Le "Quaestiones super librum praedicamentorum" di Simone di Faversham, 1930; Ars ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...