segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] indicazioni astrali permette di disporre modi e tempi per l’azione efficace dell’uomo. Nel periodo umanistico e rinascimentale trovano terreno fecondo i temi magico-astrologici nell’ambito della forte ripresa del platonismo e dell’ermetismo. Intanto ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] , e spesso gruppi di recitanti coesistevano sulla scena, sviluppando più azioni contemporanee. La tecnica perdura nel teatro rinascimentale e ha qualche applicazione in quello più moderno, con scomposizioni della scena in elementi mediante l ...
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CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] però meno e il C. fu nettamente battuto dal conservatore Morelli Gualtierotti.
Il C. si dedicò anche a studi di arte rinascimentale e letteratura, coltivandoli lungo tutto l'arco della sua vita. I suoi saggi di critica letteraria sullo Schiller e sul ...
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PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] intarsio di criptocitazioni telesiane e ficiniane, in un quadro più ampio, includente anche la tradizione del neoplatonismo rinascimentale.
Dal 1576, quando ottenne un incarico con beneficio ecclesiastico nella diocesi di Padova, al 1590, anno in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Medioevo plurale
Michele Ciliberto
Nel 1932, in un bel saggio sul Rinascimento, Delio Cantimori scrisse che quando si parlava del Medioevo gli uomini moderni non erano ancora capaci di esprimere un [...] come Francesco Petrarca. Ma la componente apocalittico-profetica si impone anche nella cultura umanistica e rinascimentale, mostrando l’inconsistenza di vecchie contrapposizioni o di antiche esclusioni di carattere essenzialmente ideologico. Basta ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] infonde nell’anima dell’uomo: la fede, la speranza e la carità.
Virtù come forza creatrice
L’età umanistico-rinascimentale fu il periodo della grande celebrazione della virtus umana: veniva esaltata la dignità dell’uomo, portatore di valori non solo ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] Giordano Bruno, a molti altri minori pratici ed esperimentatori, la m. costituisce uno dei cardini del pensiero rinascimentale. Essa alimenta l’ispirazione a una religione cosmica, rafforza la polemica antiaristotelica, soprattutto sul piano fisico e ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] ragione. Lo dimostra la ricerca storiografica sulle origini del pensiero moderno individuate, anziché nella rottura rinascimentale con la cultura cristiana medioevale, nel compromesso tomista che, recependo elementi laico-razionali della cultura ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] liberamente il proprio destino. Nell’Orazione sulla dignità dell’uomo (1486) – che è considerata il ‘manifesto’ dello spirito rinascimentale – Pico della Mirandola immagina che Dio si rivolga ad Adamo nei seguenti termini: «Non ti ho dato né un ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] i loro contributi, essi non riuscirono a modificare l’assetto culturale di un’epoca ormai segnata dalla nuova atmosfera umanistica e rinascimentale né ad apportare un contributo effettivamente nuovo al complesso della s. dei secoli precedenti. ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...