Filosofo (Cherso 1529 - Roma 1597). Letterato del Rinascimento, P. fu un difensore del platonismo contro l'aristotelismo, da lui principalmente combattuto nelle Discussiones peripateticae.
Vita
Studiò [...] philosophia (1591), divisa in quattro parti (Panaugia, Panarchia, Pampsychia, Pancosmia), grande summa del platonismo rinascimentale in cui confluiscono motivi ermetici e della filosofia orientale, rappresentata dagli oracoli di Zoroastro. In essa ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] ha rapporti diretti con le varie polemiche tra Chiese riformate; li ha invece con la tradizione umanistica, con le nuove filosofie rinascimentali della natura, con l’insegnamento di moralisti come M. di Montaigne e P. Charron e il loro richiamo a una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] Spaventa si è accinto a ricostruire la storia della filosofia moderna ha iniziato la sua indagine dal pensiero rinascimentale, per dimostrare che il nucleo più vivo della filosofia moderna era già operante nel pensiero italiano del Rinascimento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] accenno, sopra notato, alla relazione tra Rinascimento e Riforma è importante anche perché – come già la sottrazione del pensiero rinascimentale all’etichetta di una fase provvisoria e confusa – è una revisione del giudizio di Hegel, che nelle citate ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] 782).
Le tre prospettive fondano dunque una nozione di tre mondi che sono ormai molto diversi da quelli della tradizione rinascimentale. Se il mondo celeste è destituito dal suo ruolo di mediatore e se il mondo divino non è più quello sovrannaturale ...
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BOLANO, Lorenzo
Giorgio Stabile
Nacque a Catania, presumibilmente intorno al 1540. Mancano notizie sugli studi e la giovinezza. Nel 1565 lo troviamo lettore di logica all'università di Catania; a ciò [...] tornare a insegnare a Catania.
La figura del B. era quella di un epigono della tradizione aristotelica rinascimentale: quando, ormai vecchio, ottenne, contro la concorrenza sempre maggiore dei lettori ecclesiastici, la sua ultima contrastata elezione ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] .
La filosofia moderna assiste a una mondanizzazione del concetto di i. sia facendone, come nel caso del naturalismo rinascimentale, un attributo della realtà che circonda l’uomo, sia permettendo all’uomo di attingervi facendosi partecipe dell’i ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] biologica delle classiche incognite esplicative, secondo un uso che nelle scienze della vita risaliva almeno ai grandi trattatisti rinascimentali, se non a Galeno e ad Aristotele.
Il periodo cruciale per la discussione del termine e del concetto ...
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Filosofo inglese (Londra 1561 - ivi 1626). All'astrattezza del metodo sillogistico-deduttivo della scienza aristotelica, B. - che sottolinea le finalità pratiche del sapere - contrappone il metodo induttivo [...] a un diretto e utile dominio sulla natura (non sfuggano i legami di questo tema con la tradizione astrologico-magica rinascimentale). Strettamente connesso a questo concetto di scienza è il problema del metodo: la crisi del sistema peripatetico della ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] una sfida all'Inquisizione e un passo avanti sulla strada della libertà di indagine, che dal naturalismo rinascimentale portò al rinnovamento della filosofia e della scienza moderne.
Alla vita dell'Accademia partecipavano sia laici che religiosi ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...