DELLE COLONNE, Oddo
Margherita Beretta Spampinato
Nato a Messina, probabilmente dalla stessa famiglia di Guido (di cui fu maggiore di età), altro e più famoso rimatore della scuola poetica siciliana, [...] , spesso, si affiancano e s'intrecciano nella produzione di poeti prestigiosi quali Federico II, Giacomo da Lentini, Rinaldod'Aquino, Giacomino Pugliese. Non sembra inverosimile, dunque, che il curatore della raccolta contenuta nel ms. 3793 abbia ...
Leggi Tutto
FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] che richiama il celebre "Rosa fresca aulentissima" (ma l'immagine della rosa ricorre anche in Pietro Della Vigna, Rinaldod'Aquino, Giacomino Pugliese). L'interiezione "oi" (v. 13), forma comunissima del siciliano antico, ed i dialettismi "corno" (v ...
Leggi Tutto
Apulia
Pier Vincenzo Mengaldo
. Con questo nome D. designa in VE I X e XII tutto il territorio del regno angioino dell'Italia meridionale, a sud del Tronto e del Garigliano (cfr. Pd VIII 61 ss.), secondo [...] locuti sunt un esemplare di Iacopo da Lentini, Madonna, dire vi voglio, e uno di Rinaldod'Aquino, Per fino amore vo sì letamente (entrambi senza nome d'autore, ma certo conoscendolo), mostra di credere Iacopo da Lentini continentale: ciò deve essere ...
Leggi Tutto
servo, serva
Fernando Salsano
Indica " colui che presta servizi alle dipendenze di un padrone ", come in If XX 86 ristette con suoi servi a far sue arti, dove il termine può significare insieme schiavi [...] come fa buon segnore a suo' serventi ", Rinaldod'Aquino In gioi mi tegno 21).
Si accentua il senso lei [la verità] disposata l'anima è donna, e altrimenti è serva fuori d'ogni libertade.
Significa lo stato di servitù politica, riferita a città o a ...
Leggi Tutto
pregio (prezzo)
Domenico Consoli
Del suo capostipite latino pretium (Cv I IX 3 sì come non si dee chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo, unica occorrenza in questa forma, [...] leggera variante - " chi vuole presio ed esser honorato " -, Rinaldod'Aquino Venuto m'è in talento 22); ancora più rilevato per la perfezione spirituale: più bella siete, al mio parire, / d'ogni altra donna di pregio laudato (Rime dubbie XVIII 6: ...
Leggi Tutto
gente (agg.)
Carlo Chirico
È presente, come sinonimo di " gentile " (v.), anche con la variante ‛ giente ', in numerosi poeti del Duecento (cfr. Rinaldod'Aquino Per fino amore 18 " poi ke de le donne [...] fino e giente "; Cavalcanti Biltà di donna 2 " e cavalieri armati che sien genti "), come forma colta derivata dal provenzale gent.
In D. compare tre volte, una al singolare e due al plurale. In Rime XCV 13 però [l'affronto] de la gente verde, è ...
Leggi Tutto
basciare
Amedeo Quondam
Grafia toscana di ‛ baciare ', che tenta di rendere la spirantizzazione della c ampiamente testimoniata nella letteratura duecentesca non solo toscana: cfr. Iacopo da Lentini [...] Dolce cominciamento 20 e 21; Rinaldod'Aquino Amorosa donna 18 e 19 (" bascio "); Anon. sic. Membrando l'amoroso 3, VIII 44, in un momento di austero compiacimento di Virgilio per D., a causa della sdegnosa risposta data a Filippo Argenti: Lo collo ...
Leggi Tutto
tapino
Luigi Blasucci
Il vocabolo è presente due volte nell'Inferno con valore sostantivale: in XXIV 11 esso è riferito al villanello indigente che pensando di non poter condurre fuori il suo gregge [...] in XXX 91 t. è adoperato per designare due dannati nelle parole di D. personaggio: Chi son li due tapini / che fumman come man bagnate commiseratoria attestata nella letteratura del tempo (cfr. Rinaldod'Aquino Già mai non mi conforto 31; Odo delle ...
Leggi Tutto
dilettanza
Amedeo Quondam
Di notevole frequenza specialmente nel linguaggio lirico due-trecentesco (Iacopo da Lentini, Mazzeo di Ricco, Odo delle Colonne, Rinaldod'Aquino, Bonagiunta, Guittone, Neri [...] doni più di dilettanza, e CLXXXVII 8, 9 e 13; cfr. anche Rime dubbie XXII 9 [l'uomo] deve... / desioso nel desio stare / d'ora d'amore... / E quel che viene in su la dilettanza / è di valer non mai sì desioso. E riferito a un godimento spirituale, in ...
Leggi Tutto
signoraggio
Alessandro Niccoli
È vocabolo attestato solo in Rime dubbie XXIV 7 In due voler travagliami il coraggio / ... l'un vol ch'io ami donna di paraggio / ... l'altro, ha di me... par signoraggio, [...] , dov'è largamente attestato (cfr. Arrigo Testa Vostr'argoglosa ciera 23 " così à l'amore in uso per fermo sengnoragio "; Rinaldod'Aquino Per fino amore vao 41 " quello ch'assai c'è stato / senza mal fare, mal fa signoraggio "), prese, come qui ...
Leggi Tutto
gente1
gènte1 (o giènte) agg. [dal provenz. ant. gent, che è il lat. (homo) gentis «(uomo) di famiglia nobile»], ant. – 1. Nobile, in senso proprio: Vassene lo più giente In terra d’oltra mare (Rinaldo d’Aquino); E cavalieri armati che sien...
vernare1
vernare1 v. intr. [dal lat. vernare, der. di ver veris «primavera»] (io vèrno, ecc.; aus. avere), ant. – 1. Far primavera: redole Odor di lode al sol che sempre verna (Dante), al sole che vi mantiene un’eterna primavera; in primavera...