COCCO, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nella seconda metà del XIV sec. da Giovannino (e non dal procuratore Negro, come vogliono il Corner e il Cappelletti), unico figlio di Marino, del ramo [...] le precedenti disposizioni, concesse "ad importunam instantiam" del Baseggio, e confermava al patriarca il diritto di nomina e rimozione del vicario "ad nutum et beneplacitum suum". Costui non si rassegnò: ricorse a Roma, vi si recò di persona ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] si moltiplicano gli incontri, favorendo così percorsi di conoscenza delle tradizioni del popolo ebraico, che consentono la rimozione di tanti pregiudizi. All’esplosione numerica di queste occasioni di incontro e di dialogo contribuiscono numerosi ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] dialogo, con l'intesa che ci si adopererà affinché il predominante spirito dell'amore possa infine condurre alla loro rimozione.
Il cambiamento del clima psicologico avrebbe in effetti un assai modesto significato per il progresso del dialogo, se non ...
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CAPRANICA, Giovan Battista (Flavius Panthagatus)
Massimo Miglio
Nacque forse a Roma, nella prima metà del sec. XV, da Antonio; fu fratello di Nicolò e di Girolamo. Poche sono le notizie sugli inizi della [...] marzo del 1482, con l'intervento di molti oratori, chiedeva che venissero inviati ambasciatori al papa, per ottenere la rimozione del C. e prospettare a Sisto IV una drammatica alternativa, senza alcuna soluzione intermedia: "si velit haric civitatem ...
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LANDOLFO
Umberto Longo
Figlio di un Gaiderisio, non ne conosciamo la data di nascita, da collocare presumibilmente verso la metà dell'XI secolo.
L'8 nov. 1108 succedette come arcivescovo di Benevento [...] pontefice stesso e del forzato esilio cui Landolfo di Greca era stato costretto. Pasquale II - fortemente adirato per la rimozione e l'allontanamento coatto del connestabile a lui fedele - decise di deporre pubblicamente L. da tutte le cariche che ...
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GARGANO, Giovanni Bernardino
Umberto Mazzone
Nacque agli inizi del sec. XVI ad Aversa, nel Casertano, da una nobile famiglia che deteneva la signoria di Farignano e Casal di Principe. Sposò Geronima [...] questi ulteriori provvedimenti che colpivano anche persone estranee all'azione giudiziaria, chiedendo, con deliberazione dell'11 marzo, la rimozione del vicario generale dal suo ufficio e la revoca delle confische da lui intimate in contrasto con il ...
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ALBANI, Giuseppe Andrea
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Nato a Roma il 13 sett. 1750 da Orazio, principe di Soriano, e da donna Marianna Cybo Malaspina, compì i suoi studi a Siena. Iniziata la carriera ecclesiastica, divenne sotto [...] , allora, sempre più preoccupato degli impolitici provvedimenti dell'A., si rivolse direttamente a Roma per ottenere la rimozione del cardinale, la ricostituzione dei consigli comunali e la costituzione di quelli provinciali. Di fronte a queste ...
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GIUSTINIANI, Giulio
Stefano Tabacchi
Nacque nel 1539, o, più probabilmente, nel 1543, a Chio, da Pietro e da Maria Giustiniani. I genitori appartenevano a due diversi rami della famiglia Giustiniani [...] l'estate del 1615 e furono ostacolate dagli interventi del cardinale Benedetto Giustiniani, che intendeva assolutamente evitare la rimozione del cugino, e dalla scarsa disponibilità di Paolo V ad accettare le richieste genovesi. Ma nell'agosto 1615 ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito [...] Silvestro III (1045); Gregorio VI (1045-1046); Clemente II (1046-1047); Benedetto IX (1047-1048; se la triplice rimozione di Benedetto IX non fu legittima, Silvestro III, Gregorio VI e Clemente II debbono considerarsi antipapi); Damaso II (1048); s ...
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FINESCHI, Vincenzio (al secolo Francesco Niccolò)
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze, nel popolo di S. Felicita, l'8 nov. 1727 da Domenico e da Luisa Castellucci (Firenze, Arch. dell'Opera del duomo, [...] che lo posero in contrasto con le autorità ecclesiastiche all'interno e all'esterno del convento e che culminarono nella sua rimozione dall'incarico di parroco ad opera dell'arcivescovo di Firenze A. Martini, nel 1782.
Il senso della vicenda è forse ...
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rimozione
rimozióne (meno com. remozióne) s. f. [dal lat. remotio -onis, der. di removēre «rimuovere», part. pass. remotus]. – 1. a. L’azione di rimuovere, il fatto di venire rimosso: lavorare alla r. delle macerie; i tecnici stanno ancora...
rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva la tenda. 2. a. Muovere una cosa dal luogo...