Chirurgia ortopedica
Oreste Moreschini
Andrea Palmesi
Simone Pelle
Piero Piciocco
La pratica dell’ortopedia risale a epoche molto lontane. I primi dispositivi ortopedici, tra i quali una tavola di [...] aponeurectomia), delicata a causa della presenza nel palmo della mano di strutture vascolo-nervose e tendinee, consiste nella rimozione delle corde e dei noduli di tessuto fibroso per permettere l’estensione delle dita e quindi il recupero funzionale ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Ulrich Tröhler
L'evoluzione della chirurgia dal XIX al XX secolo
Oggi la chirurgia [...] tardi, degli antibiotici, trasformò ancora più profondamente il vecchio trattamento locale in uno di tipo generale, anche perché la rimozione chirurgica si era rivelata inefficace nei casi in cui l'infezione si era già radicata. Così, il metodo di ...
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Tatuaggio
Marco Aime e Franco Buttafarro
Per tatuaggio si intende genericamente un segno permanente, che viene impresso sulla pelle attraverso l'introduzione nel derma di pigmenti accuratamente distribuiti [...] , dal costo elevato, dalla resistenza di alcuni tatuaggi multicolori. Si deve sottolineare che per i tatuaggi estetici la rimozione è spesso problematica sia per la sede molto delicata, sia perché perlopiù i pigmenti introdotti contengono ossido di ...
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simpatico In neurologia, sistema nervoso s. o del gran s.: il sistema adrenergico periferico, costituito da gangli nervosi disposti a paia ai lati della colonna vertebrale e dalle fibre postgangliari che [...] in numerosi stati patologici, prevalentemente a carico del sistema cardiovascolare.
In chirurgia, la simpaticectomia è la rimozione di porzioni più o meno estese del sistema neurovegetativo. Trova indicazione soprattutto nel trattamento di alcune ...
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In anatomia, membrana trasparente che riveste l’estremità anteriore del globo oculare. La sua zona periferica (limbo) continua con la sclerotica, nella quale è incastrata a guisa di vetro d’orologio.
La [...] , mediante la quale il lembo corneale appena prelevato viene lavorato a fresco al microtornio, anche in situ, senza rimozione totale, e immediatamente suturato come lenticolo alla c. stessa. La cheratofachia consiste nella lavorazione di un lembo ...
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Primo elemento di parole composte del linguaggio medico, derivate dal greco o più spesso formate modernamente, che indica relazione con l’utero (gr. μήτρα). Il termine metropatia indica genericamente un’affezione [...] ovarica (metrorragia da iperfollicolinismo come la metropatia emorragica, della pubertà ecc.). La terapia tende alla rimozione della causa dell’emorragia nelle forme organiche e alla somministrazione di ormoni nelle disfunzioni endocrine.
Metrorrea ...
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Mutilazione
Giancarlo Urbinati
Mutilazione è termine generico che comunemente indica l'asportazione, in seguito a trauma o a intervento chirurgico, di una parte importante del corpo, per lo più di un [...] serie di mutilazioni che vanno dall'asportazione del prepuzio e persino del glande clitorideo (escissione) alla rimozione delle piccole labbra, fino all'infibulazione o circoncisione faraonica, che comporta anche l'asportazione delle grandi labbra ...
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L’insieme delle pratiche che tendono ad accrescere e a preservare la bellezza del corpo e soprattutto del volto. Alcune cure hanno carattere specificamente medico e sono, quindi, di pertinenza di un apposito [...] nel cuoio capelluto al confine tra la regione frontale e parietale. Le numerose metodiche di blefaroplastica mirano alla rimozione della cute in eccesso, alla correzione della ptosi palpebrale e della posizione delle rime palpebrali.
Il terzo gruppo ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] in caso contrario di xenotrapianto. Si denomina autotrapianto il t. di un organo nello stesso ricevente dopo la sua temporanea rimozione dall’organismo per eseguire con chirurgia di banco l’asportazione di un processo neoplastico (rene, fegato) o la ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] di un involucro lipidico e di un core elettrondenso di 28 nm, detto nucleocapside (v. Dane e altri, 1970); la rimozione dell'involucro esterno, possibile con un detergente come NP40, dà luogo al rilascio di particelle contenenti l'antigene del core ...
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rimozione
rimozióne (meno com. remozióne) s. f. [dal lat. remotio -onis, der. di removēre «rimuovere», part. pass. remotus]. – 1. a. L’azione di rimuovere, il fatto di venire rimosso: lavorare alla r. delle macerie; i tecnici stanno ancora...
rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva la tenda. 2. a. Muovere una cosa dal luogo...