Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] membris in genere diventò, per i più e nell’opera stessa dei grandi concili, una r. d’ordine gerarchico-amministrativo: rimozione di abusi, richiamo del clero corrotto a vita più degna, soppressione del fiscalismo o dei suoi eccessi più gravi ecc. In ...
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Forma di arte e comunicazione urbana che gravita attorno a tutti i possibili utilizzi creativi di semplice carta adesiva (sticker) e può essere riferita al campo dei graffiti e della street art. Gli sticker [...] . Sono differenti le tipologie di carta adesiva utilizzate, alcune di queste possono essere molto resistenti ai tentativi di rimozione o all’esposizione agli agenti atmosferici esterni. Tra i supporti più comuni diffusi negli Stati Uniti vi è il ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] essa si manifesta (il teatro, principalmente; ma si tratta di un genere che teatralizza ogni possibile spazio). Esso opera la rimozione della malattia, della vecchiaia, della morte. Le eccezioni non mancano, ma si trovano in film come All that jazz ...
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GIOVANNI di Bartolo di Bittino, detto Giovanni da Fano
Luca Bortolotti
Non è nota la data di nascita - comunque collocabile nella prima metà del XV secolo - di G., che discendeva da una famiglia fiorentina [...] Lo stesso letterato compose un secondo distico dedicato all'artista quando quest'ultimo rientrò a Fano a seguito della rimozione del bando (Ricci, 1928, pp. 26 s.), ottenuta grazie all'intercessione di Angelo Geraldini vescovo di Sessa e governatore ...
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Vedi KALABSHAH dell'anno: 1961 - 1973
KALABSHAH (v. vol. iv, pp. 290 ss.)
C. Barocas
Nell'autunno del 1960, la Repubblica Federale Tedesca rispondeva, insieme con altre nazioni, all'appello lanciato [...] da essere chiaramente distinte dalle parti originali.
Da un punto di vista archeologico, l'aspetto più interessante della rimozione del tempio è stato quello di aver ritrovato, usati come materiale di reimpiego nelle pareti della cella, un centinaio ...
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ANTONIO da Padova
Lucio Grossato
Pittore padovano operante agli inizi del sec. XV. Gli si attribuivano un tempo gli affreschi del battistero del duomo di Padova (in collaborazione con un Giovanni) e [...] di Fina Buzzacarini, rimossa in quell'anno per ordine della Serenissima. Il S. Giovanni Battista, dipinto subito dopo quella rimozione, è quindi posteriore di qualche decennio al ciclo di Giusto ed è probabilmente opera di quel Giovanni di Bartolomeo ...
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VATICANO, Stato della Città del (XXXIV, p. 1032)
Enrico JOSI
Giuseppe NICOLOSI
Diocleziano REDIG DE CAMPOS
La seconda Guerra mondiale, le successive vicende internazionali e dei singoli stati, e in [...] materiali di scavo e consentito, al momento opportuno, l'ingresso del monumentale sarcofago di Pio XI. Si rese necessaria la rimozione dei sarcofagi di papi, sovrani e cardinali, con il proposito di una loro migliore e più adeguata sistemazione.
Si ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] tutela (come nel 1992 in I beni culturali della Chiesa in Italia), pur proponendo soluzioni gravemente impattanti quali la rimozione delle balaustre e la modifica dei presbiteri. Su queste basi prevale una via media che non accetta «posizioni puriste ...
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CAPRIOLI (Cavrioli), Francesco
Adalgisa Lugli
È ignoto l'anno di nascita, mentre concordemente le fonti più antiche ne fissano la data di morte al 6 giugno 1505. Fu pittore ben noto, attivo nella città [...] indicazioni circa particolari iconografici del dipinto stesso. L'opera, riscoperta in tutta la sua ampiezza in seguito alla rimozione di una ancona seicentesca che in parte la nascondeva, rivela una complessità di rapporti culturali molto più ampia ...
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FALLOPPIA, Geminiano
Graziella Martinelli
Non si conoscono gli estremi biografici del F., ma il fatto che nel 1519 fosse definito "maestro" dal cronista Andrea Todesco e nel 1528 "Inzegnere de la Comunità" [...] ; al F. spetterebbe la realizzazione della nicchia in cui il gruppo fu posto, nicchia eliminata ai primi dell'800 (dopo la rimozione della statua nel 1799), la quale, come si apprende dalle fonti, era dipinta in cobalto con stelle dorate e ornata da ...
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rimozione
rimozióne (meno com. remozióne) s. f. [dal lat. remotio -onis, der. di removēre «rimuovere», part. pass. remotus]. – 1. a. L’azione di rimuovere, il fatto di venire rimosso: lavorare alla r. delle macerie; i tecnici stanno ancora...
rimuovere
rimuòvere (pop. o letter. rimòvere) v. tr. [lat. removēre «allontanare», comp. di re- e movēre «muovere»] (coniug. come muovere). – 1. non com. Muovere di nuovo: il vento muoveva e rimuoveva la tenda. 2. a. Muovere una cosa dal luogo...