vitare
Alessandro Niccoli
Solo nella risposta del sonetto di Dante da Maiano Provedi, saggio (Rime XXXIX), con il valore di " rinunciare ": vitando aver con voi quistione, / com so rispondo a le parole [...] ornate (XL 3).
Il Carducci vide in queste parole una manifestazione dell'amarezza che D. poté provare per il modo volgare con il quale il Maianese aveva risposto al primo sonetto della Vita Nuova; più ...
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Verseggiatrice (Palermo 1700 - Roma 1770), sposata Rossetti. Scrisse le Risposte a nome di Madonna Laura alle rime di messer F. Petrarca (1762) conservando le stesse rime del Petrarca. Coltivò anche la [...] pittura e la musica ...
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Iacopo, i' fui, ne le nevicate alpi
Vincenzo Pernicone
. Sonetto con coda di due versi a rima baciata (Rime dubbie VII), assegnato a D. dalla rubrica del codice Laurenziano Rediano 184 (c. 96 r), adespoto [...] sei versi) riportato dal Redi nel commento al Bacco in Toscana (Firenze 1685, 116) e dal Fraticelli nella sua edizione delle rime di D. del 1834 (p. CCCXXXVII), fu pubblicato per intero la prima volta dal Cosmo, che trascrisse la lezione del codice ...
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fugare
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, nel senso di " mettere in fuga ", " allontanare ", in Rime XC 5 come el [il sole] fuga oscuritate e gelo, / così, alto segnore, / tu cacci la viltate altrui [...] del core, e in Pd XXVI 77 de li occhi miei ogne quisquilia / fugò Beatrice col raggio d'i suoi.
Il participio passato in Cv IV II 16 nel trattato prima si ripruova lo falso, acciò che, fugate le male oppinioni, ...
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verdura
Alessandro Niccoli
In un caso indica il " color verde " delle foglie degli alberi: Rime C 45 ramo di foglia verde a noi s'asconde / se non se in lauro, in pino o in abete / o in alcun che sua [...] verdura serba.
Barbi-Pernicone commentano: " parrebbe da intendere: ‛ o in qualche altra pianta che conserva fronde verdi ancora a stagione invernale incominciata ', per distinguere da alberi come il pino, ...
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Voi, donne, che pietoso atto mostrate
Eugenio Chiarini
Come il sonetto Onde venite voi così pensose (Rime LXX) è una redazione secondaria, alquanto imperfetta, di Voi che portate la sembianza umile [...] di Piccarda (Pd III 49) e altre preziose ricorrenze di sintagmi e di tema (cfr., in particolare, Pg XXIII 42-45).
Bibl. - Oltre a Barbi-Maggini, Rime 270-272; a Contini, Rime 76-77; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, II, Oxford 1967. ...
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Poeta (seconda metà sec. 14º). Di scarso valore le sue canzoni moraleggianti, ma notevoli le rime per musica, spesso vivaci e graziose. ...
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Perché ti vedi giovinetta e bella
Mario Pazzaglia
ti vedi giovinetta e bella. Ballata mezzana di D. (Rime LXXXVIII), con ripresa e stanza, su schema YXX: ABABBXX; lo stesso di I' mi son pargoletta bella [...] la pose nel V Libro, fra i due componimenti sopra citati, assegnandola così agli anni centrali del decennio 1290-1300, dopo le rime per la Donna gentile e prima delle canzoni Amor che movi e Io sento sì. La connessione con le ‛ petrose ', indicata da ...
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amatore (amatrice; amadore, per influenza provenzale, frequente nella lirica due-trecentesca: cfr. per es. Chiaro Rime, ediz. Menichetti, glossario sub v.)
Nel comune significato di " amante ", in Rime [...] XLII 13 a mia coscienza pare, / chi non è amato, s'elli è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. Figurato in Cv III XI 5 Pittagora... disse sé essere... amatore di sapienza (la stessa espressione ...
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snodarsi
Andrea Mariani
Affine a ‛ disnodare ' (v.), che appare più volte, s. è usato in Rime CXVI 5 Amor... / dammi savere a pianger come voglia, / sì che 'l duol che si snoda / portin le mie parole [...] ricorda la ben più famosa terzina di Pg XXIV 52-54. In ambedue i casi, ma forse ancor più nel passo di Rime, D. insiste sulla differenza fra la passione iniziale e la forma espressiva nella quale essa si concreta. Come variante alla forma transitiva ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...