osso
Luigi Blasucci
Parola occorrente quasi esclusivamente nella Commedia (dodici volte contro una delle Rime; una anche nel Fiore). Al plurale si registra sempre la forma ‛ ossa '. Nel significato [...] con ‛ polpa ' o carne ', a formare una locuzione divenuta proverbiale nella letteratura del tempo, per indicare il corpo umano nella sua interezza: Rime CIV 86 questo foco m'àve / già consumato sì l'ossa e la polpa; If XXVII 73 Mentre ch'io forma fui ...
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soverchio (soperchio)
Francesco Vagni
Come aggettivo, figura, con il significato di " eccessivo ", solo in Rime LXVIII 8 'l colpo suo c'ho portato nascoso, / omai si scopre per soverchia pena, e in Rime [...] dubbie XV 6.
Come sostantivo, vale " eccesso ", " sovrabbondanza ", " dismisura ". In If VII 48 Questi [avari del quarto cerchio] fuor cherchi... e papi e cardinali, / in cui usa avarizia il suo soperchio, ...
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chinare
Riccardo Ambrosini
Come verbo transitivo è attestato tredici volte nella Commedia, una nelle Rime e una nel Fiore; come riflessivo è attestato tre volte nella Commedia; il participio ‛ chinato [...] atteggiamento visivo " (Pagliaro, Ulisse 94), certamente caro a Dante. Cfr., oltre a Fiore XXIV 1 Vergogna contra terra il capo china, e Rime LXXX 6 Tanto disdegna qualunque la mira, / che fa chinare gli occhi di paura, i passi di If V 110 Quand'io ...
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ma
Mario Medici
Ugo Vignuzzi
Le 1142 attestazioni della voce nelle opere di D. sono così distribuite: 45 nella Vita Nuova, 66 nelle Rime (più 7 nelle Rime dubbie), 323 nel Convivio, 506 nella Commedia, [...] 61, XXX 49; Pd VI 16, VIII 145, IX 4 e 139, XVI 49, XXVIII 133, XXXIII 143; Cv II XI 3; Vn XVIII 4, XXXIV 11 12; Rime XCI 92, XCIII 5, CI 31; Fiore XCIII 5.
6.2. Tipicamente dialogico è il modulo ‛ ma + imperativo ': ma dimmi, If II 82, V 118, VI 46 ...
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vostro
Riccardo Ambrosini
1. Di v., il meno usato degli aggettivi e pronomi possessivi, le attestazioni sono 15 nella Vita Nuova, 43 nelle Rime, 18 nel Convivio e 110 nella Commedia.
2. L'aggettivo [...] è dopo una-tre sillabe dall'inizio del verso, di cui è la prima parola tonica, in Vn XXXVII 8 9 La vostra vanità mi fa pensare; Rime L 53, If XVI 53, Pg V 30 Di vostra condizion fatene saggi; è di fronte a bi-trisillabo finale del verso, in Vn XXXV 5 ...
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Chi udisse tossir la malfatata
Eugenio Chiarini
Primo dei sonetti di D. nella tenzone con Forese (Rime LXXIII), di cui satireggia l'insufficienza maritale, ritratta nell'infreddatura perpetua della [...] confondere un intento presunto con l'esito effettivo, è ludico, furbesco e compiaciuto: da assimilare ai modi comico-giocosi delle rime di Rustico o di Cecco intese allo scherzo, alla caricatura, alla parodia; e tale da non legittimare, ci sembra, la ...
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morir
Verbo francese, " morire "; il participio passato mort ricorre nel discordo attribuito a D.: Rime dubbie V 19 i stocchi / ... dount je serai mort, pour foi que je croi. ...
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imprima
Avverbio e congiunzione dati con grafia unita soltanto in Fiore LXXXI 14 e Rime XCI 88; altrove, frequentemente, dati invece come in prima. Si veda perciò PRIMA. ...
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elle
Gianluigi Toja
Pronome femminile francese, " essa ", che ricorre nel ‛ descort ' attribuito a D.: Rime dubbie V 34 s'elle non fet que pour soun sen verai. ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...