Poeta francese (Lione 1815 - ivi 1891), fece parte della cosiddetta Pléiade lionese; scrisse rime di gusto lieve e schietto (Sonnets humouristiques, 1858; Les rimes ironiques, 1877), poesie patriottiche [...] (Pendant l'invasion, 1871) e anche commedie (La lune rousse, in prosa, e Un grand homme qu'on attend, in versi, 1879) ...
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Poeta (n. Bologna 1510 circa - m. 1574). Fu gonfaloniere nel 1556. Oltre a rime varie e a capitoli, lasciò due poemi: Il Costante, intorno al proavo di Costantino (16 canti editi 1566, 4 ined.), e La Christiana [...] vittoria marittima, in tre libri (1572), sulla battaglia di Lepanto ...
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Scrittrice francese (Parigi 1618 - ivi 1673). Ebbe vita brillante e avventurosa; le sue rime, fra cui alcune elegie lodate da N. Boileau-Despréaux, si leggono in un volume di Poésies (1656) e nel Recueil [...] de pièces galantes, en prose et en vers (1668) di varî autori ...
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teco
Antonietta Bufano
Ricorre per lo più nella Commedia; una sola occorrenza nelle Rime, due nel Fiore.
In parecchi casi esprime un rapporto di compagnia, con verbi di stato o di moto: Rime LXXII 2 [...] Malinconia / ... disse: " Io voglio stare un poco teco " (in rima con seco e meco, vv. 3 e 7 [vedi, più oltre, Pg XXXIII 20]; cfr. X 60 mio figlio ov'è? e perché non è teco?, anche in rima con meco, e ...
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romore
Andrea Mariani
Compare solo in poesia, tre volte nella Commedia, una nelle Rime, quattro nel Fiore. Ha generalmente il senso oggi vulgato, forse talvolta con valore intensivo: in If XIII 111, [...] (scudo... pavese... ispade e lance) si sovrappone il chiasso dell'armata dei Baroni.
Non molto diverso l'uso del sostantivo in Rime XCIX 6 (D. avverte che la sentenzia del sonetto non richiede fretta, / né luogo di romor né da giullare: ‛ luogo di ...
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Tred onne intorno al cor mi son venute
Mario Pazzaglia
d onne intorno al cor mi son venute Canzone (Rime CIV) di 5 stanze di 18 versi (AbbC; AbbC:C, DdEeFEf, GG), con due congedi, il primo uguale alla [...] su schema AXaBBCC. È notevole la frequenza dei settenari (7 versi su 18 per ogni stanza), che rendono più insistente il gioco delle rime e da un lato danno rilievo alla gravitas dell'endecasillabo, secondo la norma stabilita in VE II V 3, dall'altro ...
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Poeta olandese (Brouwershaven 1577 - Aia 1660); calvinista, autore di una vasta opera in rime, in cui espone con grande facilità versificatoria e con tendenza moralizzante una "filosofia pratica", usando [...] spesso il genere degli emblemata, serie di incisioni accompagnate da brevi commenti in versi e prosa. Attinge il suo materiale per emblemi e racconti in versi dalla letteratura classica e contemporanea ...
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Savere e cortesia, ingegno ed arte
Mario Pazzaglia
e cortesia, ingegno ed arte Sonetto di D. (Rime XLVII) in risposta ad Amor mi fa sì fedelmente amare di Dante da Maiano, di cui riprende solo poche [...] il resto del sonetto rivela una ricerca di eleganza e di grazia, di una tecnica (come nel sonetto Sonar bracchetti, Rime LXI) che può essere collocata tra Folgòre e certe zone cavalcantiane. V. anche PROVEDI, saggio, ad esta visione; savete giudicar ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...