servente
Fernando Salsano
Alternativa di " servo d'amore ", dal provenzale serven; è presente solo nelle Rime e bene significa la sintesi di passione e devozione che caratterizza la concezione dell'amore [...] con valore soggettivo, alla condizione dell'amante e alla sua disponibilità per ogni sorta di travaglio, come in Rime XCI 43 Io son servente (cfr. vv. 36-38), Rime dubbie I 6, e XVIII 14 ch'io sie servente a vostra ubidienza: l'intero sonetto, questa ...
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Bibliofilo pistoiese (m. 1890). Raccolse manoscritti (437, tra i quali notevoli le rime e prose in volgare dei secc. 14º-16º), lettere, documenti e opere a stampa (circa 9000 volumi e opuscoli) di erudizione [...] storica e letteraria pistoiese. Nel 1894 la raccolta confluì, per acquisto, nella Biblioteca nazionale di Firenze. È stata ordinata e illustrata da V. E. Baroncelli (1918) ...
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agio
Luigi Vanossi
. Francesismo ormai corrente alla fine del Duecento, appare nelle Rime e nella Commedia, oltre che nel Detto e nel Fiore. In Pg x1v 109 le donne e'cavalier, li affanni e li agi / [...] " exercitia armorum, honesta convivia, tripudia et alia solatia, quorum aliqua magis competunt viris, aliqua mulieribus ").
In Rime LXXII 7 e ragionando a grande agio meco, l'espressione vale " comodamente ", " senza difficoltà ". Espressione analoga ...
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attento
Aggettivo adoperato da D. ventiquattro volte nella Commedia, una volta nelle Rime e una nella prosa del Convivio. Talora è costruito assolutamente, talora è seguito dalla preposizione ‛ a ', [...] a " intenta ": e starà tanto attenta / d'imaginar colei per cui s'è mossa, / che nulla pena avrà ched'ella senta (Rime LXVIII 38).
Nel Paradiso ricorre due volte la locuzione ‛ essere a. all'ovra ' col significato di " essere dedito all'opera ...
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Vedeste, al mio parere, onne valore
Mario Pazzaglia
Sonetto di Guido Cavalcanti (Rime II; schema abba abba; cdc cdc), in risposta al dantesco A ciascun'alma presa e gentil core (v.), come attesta Vn [...] 1952, 192-193; A. Corbellini, recens. a E. Zappia, Studi sulla Vita nuova di D., Roma 1904, in " Rass. Critica Letter. It. " X (1905) 268-270; Barbi-Maggini, Rime 15-18 (con discussione delle interpretazioni principali); Contini, Poeti II 505, 544. ...
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quoi
Pronome relativo interrogativo francese, " perché " (unito a pour): è usato in Rime dubbie V 1 Aï faux ris, pour quoi traï avés...? ...
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segnare
Antonio Lanci
Ricorre soprattutto nella Commedia; compare una sola volta nelle Rime, e una nel Convivio. Piuttosto frequente l'uso del participio, con valore attributivo o, più spesso, predicativo.
Il [...] , nei documenti ufficiali, nelle cronache: vale quindi, più specificamente, " registrare ". Analogo il senso figurato di " annoverare ", in Rime CVI 30 Amore / la [Virtù] segna d'eccellente sua famiglia, " l'annovera tra i suoi più eccellenti ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...