cupidità (cupiditate)
Emilio Pasquini
È assente nella Vita Nuova, nelle Rime e nelle canzoni del Convivio (oltre che in Fiore e Detto); le occorrenze dunque si restringono a cinque luoghi del trattato [...] e all'unico del poema, dove invece acquista assai maggior rilievo il parallelo ‛ cupidigia ' (v.).
Vale in primo luogo " bramosia, desiderio di qualcosa ", in Cv I XI 2 e 15, dove la cupidità di vanagloria ...
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comparire
Andrea Mariani
. L'unica occorrenza del verbo è in Rime dubbie XXX 3 Quando il consiglio tra gli uccei si tenne, / di nicistà convenne / che ciascun comparisse a tal novella. Il verbo già [...] in antico aveva diverse e numerose sfumature semantiche, ed era usato, per esempio, anche nel linguaggio dei magistrati per indicare l'atto (o l'obbligo) di " presentarsi di fronte all'autorità "; diversi ...
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La gran virtù d'Amore e 'l bel piacire
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XVIII; schema abba abba; cdc dcd) la cui paternità dantesca - affermata dalla rubrica dell'unico codice della tradizione, [...] professione esposta in termini topici (e anche banalizzati) di tanta lirica provenzaleggiante e siciliana. Da segnalare le due rime siciliane piacire e parire (vv. 1 e 5) e i provenzalismi valenza, provedenza, ubidienza (" ordine ").
Bibl. - Contini ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] in Cv III V 9 e 10, XI 3, e Pd XXVIII 65 (v. 10.1.).
6.1. Non è rara la coordinazione di due aggettivi comparativi, ad es. in Rime L 39 morte n'ha più tosto e più amara; LXVII 47-48 vie più bella ora / che mai e vie più lieta (v. 9.1.); Cv II IV 10 ...
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De' tuoi begli occhi un molto acuto strale
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XXVII; schema un po' insolito: abab, baba: cdd, dcc) attribuito a D. nell'unico manoscritto che ce lo ha tramandato, [...] il Casanatense 433 (già d v 5). Incluso - con argomentazioni poco convincenti - dal Di Benedetto tra le rime dubbie di Cino, il componimento presenta, così com'è trascritto nel codice, elementi lessicali che il Contini giudica assai poco danteschi, ...
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involare (imbolare)
Con costrutto transitivo, per " sottrarre ", " rubare con destrezza ", in Rime CIII 80 quella donna / che m'ha ferito il core e che m'invola / quello ond'io ho più gola, e Rime dubbie [...] idest, si vestra fama non auferatur, non perdatur apud homines viventes " (Benvenuto), o " deleatur " (Serravalle).
L'infinito sostantivato in Rime LXXVII 10 per tema non sia preso a lo 'mbolare, e Detto 335 Imbolar uon l'appella, con riferimento al ...
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Quando il consiglio tra gli uccei si tenne
Vincenzo Pernicone
. - Sonetto rinterzato (Rime dubbie XXX) di forma ‛ degenerata ' (schema AaBBbA AaBBbA CCDDdC CCDdEE: cfr. i regolari O voi che per la via, [...] , il Carducci (che giudica il sonetto " candidissimo di lingua e di stile "), il Concato e il Lamma.
Bibl. - G. Carducci, Delle rime e della varia fortuna di D. (1865), Bologna 1913, 28-30; G. Concato, Studi sul Canzoniere di D., in " Il Propugnatore ...
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Pietra
Vincenzo Pernicone
Con tal nome si suole comunemente designare (nei testi danteschi si ha sempre la forma ‛ Petra ') la giovane donna che è oggetto di un tenace e non corrisposto sentimento amoroso [...] Dante), in " Bull. " XI (1904) 34 ss.; F. Torraca, recens. a O. Zenatti, D. e Firenze, ibid. X (1903) 143 ss.; G. Salvadori, Nuove rime di D., in " Nuova Antol. " I (1904) 395 ss.; A. Santi, Il Canzoniere di D.A., II, Roma 1907, 411 ss.; A. D'Ancona ...
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Amor, tu vedi ben che questa donna
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone-doppia sestina (Rime CII) è citata nel De vulgari Eloquentia (II XIII 12) come esempio di poesia in cui D. si era lasciato andare [...]
Bibl. - A. Jeanroy, La ‛ sestina doppia ' de D. et les origines de la sestine, in " Romania " XLII (1913) 481-489; Contini, Rime 160 ss.; D.A., Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 134 ss.; H.S. Vere-Hodge, The Odes of D., Oxford 1963, 250 ss.; S ...
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Lo sottil ladro che ne gli occhi porti
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XVII; schema abba abba; cdc dcd) attribuito a D. dai codici Laurenziano Rediano 184 e dall'affine Chigiano L VI 131, [...] loro i suoi sguardi, ma ella è micidiale, omicida, e il suo animo spietato è pieno di crudele veleno.
Bibl. - Barbi, Studi 504-505; Contini, Rime 258; Barbi-Pernicone, Rime 688-689; Poeti del dolce stil nuovo, a c. di M. Marti, Firenze 1969, 920-921. ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...