Io mi credea del tutto esser partito
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime CXIV) fu inviato da D. a Cino da Pistoia, nominato al v. 2, che rispose per le rime col sonetto Poi ch'i' fu', Dante, dal [...] .
Bibl. - O. Antognoni, L'epigrafe sul sepolcro di D., in Scritti vari di filologia in onore di E. Monaci, Roma 1911; Contini, Rime 202; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 213; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford ...
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Se 'l viso mio a la terra si china
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XI; schema abba abba; cde dce) attribuito a D. da alcuni manoscritti (come il Barberiniano lat. 3953 della Vaticana, il Magliabechiano [...] v. 67. L'interrogazione finale a sospendere il sonetto, di gusto ciniano, s'incontra pure in Dante (cfr. O dolci rime, v. 14) ".
Bibl. - G. Carducci, Rime di m. Cino da Pistoia e d'altri del sec. XIV, Firenze 1862; E. Lamma, Studi sul Canzoniere di D ...
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Nulla mi parve mai più crudel cosa
Vincenzo Pernicone
. - Sonetto (Rime dubbie VIII; schema abba abba; cdd dcc) espressamente attribuito a D. solo nel codice Ambrosiano o 63, del sec. XV, mentre è adespoto [...] , a c. di G.B. Giuliani, Firenze 1863; M. Barbi-V. , Pernicone, Sulla corrispondenza fra D. e Giovanni Quirini, in " Studi d. " XXV (1940) 110 ss.; Contini, Rime 266-267; D.A., Rime, a c. di D. Mattalla, Torino 1943, 240-242; Barbi-Pernicone ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] li raggi di ciascuno cielo sono la via per la quale discende la loro vertude in queste cose di qua giù (Cv II VI 9, e Rime LXXXVII 12). È infatti la luce delle stelle e degli astri (soprattutto il sole; cfr. la metafora di Pd XI 57, e v. SOLE) quella ...
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Amor, da che convien pur ch'io mi doglia
Vincenzo Pernicone
. Questa canzone (Rime CXVI) si trova citata nel commento dell'Anonimo al canto XXIV del Purgatorio, a proposito della Gentucca appena accennata [...] comincia con Così nel mio parlar. Nell'edizione del 1921 il Barbi la collocò col n. CXVI nel libro VII che comprende le " Rime varie del tempo dell'esilio ", ultima delle canzoni composte da D.
Che la canzone sia del tempo dell'esilio non c'è dubbio ...
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Io sono stato con Amore insieme
Vincenzo Pernicone
. Con questo sonetto (Rime CXI) D. rispose per le rime (ma con diversa disposizione di esse nelle quartine) al sonetto indirizzatogli da Cino da Pistoia, [...] , dopo l'esaurimento della prima, non ci si può sottrarre, e bisogna seguirla.
Bibl. - Zingarelli, Dante 3, 470; Contini, Rime 195; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 208; A. Pézard, De passione in passionem, in " L'Alighieri " I (1960 ...
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Cercando di trovar minera in oro
Vincenzo Pernicone
. È un sonetto (Rime CXII) di Cino da Pistoia inviato al marchese Moroello Malaspina di Giovagallo che diede incarico a D. di rispondere per le rime [...] D. e Cino, in " Gior. stor. " XXXI (1898) 311-319; L. Di Benedetto, Rimatori del dolce stil novo, Bari 1939, 197; Contini, Rime 198; D.A., Le Rime, a c. di D. Mattalia, Torino 1943, 210; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, Oxford 1967 ...
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costui
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale maschile occorre due volte nelle Rime, e in una indica Amore (CVI 14), in una D. stesso (CXVI 42), come in due tra le sei occorrenze della Vita Nuova, [...] IV del Convivio, mentre personifica la Nobiltà in IV Le dolci rime 110, e indica la Scienza in II XIV 20, la Natura o entità personificata è effettuato, ad es., da lei, in Vn XV 2-3, Rime CVI 154-156, Cv II X 11, III Amor che ne la mente 48-50, ...
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Naturalmente chere ogni amadore
Mario Pazzaglia
. Sonetto d'incerta attribuzione (Rime III), di risposta per le rime (abba abba; cdc cdc) al sonetto di D. A ciascun'alma presa e gentil core (Vn III [...] , sembra, di un sonetto di Cino. Riassumendo il lungo dibattito fra gli eruditi, il Barbi (in Barbi-Maggini, Rime 20-28) propende per l'attribuzione a Terino, considerandola, però, tutt'altro che inoppugnabile. L'autore interpreta la ‛ visione ...
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meno
Riccardo Ambrosini
11. Poco attestato nella Vita Nuova (4 occorrenze) e nelle Rime (16), m. ricorre 54 volte, tutte in prosa, nel Convivio (11 volte nella forma scorciata ‛ men ') e 83 nella Commedia, [...] notte e men che giorno (ancora una struttura dicolica); Pg XXX 46 Men che dramma / di sangue m'è rimaso; V 40 tornasser suso in meno; b) Rime XLII 6 di saver ver voi ho men d'un moco; Pg X 137 secondo ch'avien / più e meno a dosso; Pd XXII 137 quel ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...